La morte del sottufficiale Stefano Paternò dopo il vaccino anti-Covid, archiviata l'inchiesta. Ecco perché
Il gup del Tribunale di Siracusa, Carmen Scapellato, ha disposto l'archiviazione del procedimento per omicidio colposo a carico del legale rappresentante di Astrazeneca, Lorenzo Wittum. Era l’unico ancora indagato per la morte di Stefano Paternò, 43 anni, sottufficiale della marina militare di Augusta deceduto a Misterbianco (Catania) il 9 marzo del 2021 dodici ore dopo la somministrazione del vaccino anti Covid. “Il decesso è ascrivibile alla risposta individuale al vaccino indotto da uno stato di sensibilizzazione al Sars-Cov-2, contratto in via asintomatico” scrive il gup nel decreto con cui, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto l’archiviazione. Secondo il Giudice dell'udienza preliminare, dalle "complesse e articolate indagini è emerso" che "sono state compiute regolarmente le attività di trasporto, consegna e stoccaggio del vaccino" e che il lotto al centro dell'inchiesta, "non presentava in sé alcuna anomalia”. Il gup ha condiviso i risultati dell’indagine della Procura di Siracusa secondo la quale esiste una relazione causa-effetto tra il decesso e la somministrazione del vaccino AstraZeneca, ma non c’è nessun problema di sicurezza del vaccino AstraZeneca.