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Rarissima aurora boreale nel Nord Italia: ecco cos'è e come si forma

Non solo maltempo: sull'Italia è arrivata inattesa anche l’aurora boreale, fenomeno estremamente raro alle nostre latitudini. Nel pomeriggio, con massima visibilità tra le 18 e le 19, il cielo si è tinto di rosso e di viola sulle Alpi e in molte alture del nord. Avvistamenti sono stati segnalati anche in Austria, Romania e Slovenia, come documentano le immagini delle Webcam dei siti meteo e quelle postate da tanti utenti dei social.

L’aurora boreale era stata visibile in Italia già il 25 settembre quando aveva tinto di rosso i cieli di Lombardia e Alto Adige. L’aurora polare, che nell’emisfero settentrionale della Terra prende il nome di aurora boreale, è un fenomeno ottico per il quale si possono ammirare nell’atmosfera delle bande (archi aurorali) in movimento di colore rosso, verde e azzurro, frutto dell’incontro fra particelle portate dai venti solari e l’atmosfera. Per la conformazione della Terra sono solitamente visibili per lo più nei Paesi scandinavi e in Islanda.

Cos'è e come si forma l'aurora boreale

L'aurora boreale, conosciuta anche come luci del nord, è un fenomeno naturale caratterizzato da bande di luce che danzano nel cielo notturno. Le aurore si manifestano generalmente nelle regioni polari, ma durante le attività solari intense possono essere osservate anche a latitudini più basse.

Ecco come si forma l'aurora boreale:

  1. Eruzione Solare: Il Sole emette un flusso costante di particelle cariche, noto come vento solare. Durante le eruzioni solari, il Sole può rilasciare un numero maggiore di queste particelle energetiche nello spazio.
  2. Viaggio verso la Terra: Queste particelle viaggiano verso la Terra, trasportate dal vento solare, e impiegano dai 2 ai 3 giorni per raggiungere il nostro pianeta.
  3. Campo Magnetico Terrestre: La Terra è circondata da un campo magnetico, che protegge il pianeta dalla maggior parte delle particelle solari dirette verso di noi. Il campo magnetico è più debole ai poli, e quindi le particelle solari possono entrare più facilmente nell'atmosfera terrestre attraverso queste regioni.
  4. Interazione con l'Atmosfera: Quando le particelle cariche del vento solare entrano in contatto con gli atomi e le molecole nell'alta atmosfera terrestre, possono eccitare questi atomi, portandoli a un livello energetico superiore. Quando questi atomi eccitati tornano al loro stato energetico originale, rilasciano energia sotto forma di luce. Questo è il processo che crea le aurore.
  5. Colori dell'Aurora: I diversi gas presenti nell'atmosfera e l'altezza a cui avviene l'interazione determinano i colori dell'aurora. L'ossigeno, per esempio, può produrre una luce verde o rossastra, mentre l'azoto può produrre colori che vanno dal blu al viola.

Le aurore sono più frequenti durante il massimo solare, un periodo di circa 11 anni in cui l'attività solare è al suo picco. Tuttavia, possono verificarsi in qualsiasi momento in cui c'è un'attività solare significativa che invia particelle verso la Terra.

In corso un'altra tempesta geomagnetica

E’ in corso un’altra tempesta geomagnetica, la terza in tre giorni. E’ presto per dire se le aurore boreali coloreranno ancora il cielo in Italia, mentre di sicuro il Sole sta raggiungendo il massimo di attività del suo ciclo, osserva il Mauro Messerotti, docente di Meteorologia spaziale all’Università di Trieste. All’aumento dell’attività solare si devono anche le aurore osservate nei cieli italiani poco più di un mese fa, fra il 25 e il 26 settembre, ma allora visibili solo dalle regioni settentrionali. «I due fenomeni così vicini nel tempo - osserva Messerotti - indicano che il Sole sta raggiungendo il massimo dell’attività del ciclo 25, previsto nel 2024».

Secondo l'esperto «è difficile prevedere se anche stasera il fenomeno si ripeterà con intensità minore, ma da alcune ore è in corso una tempesta geomagnetica moderata di classe G2». Si potrà capire come evolverà nel corso della giornata. Per Messerotti «bisogna anche tener conto della presenza di un esteso buco coronale al meridiano centrale del Sole e verso Ovest, che accelera flussi di vento solare veloce verso la Terra». In passato «tempeste solari molto intense in cicli solari precedenti hanno dato origine ad aurore visibili quasi fino all’equatore. Ricordiamo ad esempio - conclude - la tempesta solare del 13 marzo 1989 e le tempeste di Halloween nel 2003».

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