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Collegamenti Calabria-Sicilia, Rfi azzera le procedure di gara per le tre nuove navi “dual fuel”

La decisione sarebbe legata alla nuova pianificazione di investimenti in vista della costruzione del Ponte sullo Stretto

«Nel giro di pochi anni, una serie di tre traghetti veloci “dual fuel” navigheranno nello Stretto di Messina». L’annuncio era stato dato da Rfi all’inizio del 2022, con la notizia filtrata di un presunto incarico commissionato ai cantieri spagnoli “Hijos de Barreras” per la realizzazione di una prima motonave tipo “ro-ro” monodirezionale. In realtà, i traghetti previsti non verranno costruiti, o quanto meno non più in questa fase (legata all’attuazione dei fondi stanziati all’interno del Pnrr), visto che la stessa Rfi ha azzerato le procedure. Una decisione ventilata già da settimane e che è stata ufficializzata nelle più importanti riviste specializzate del trasporto marittimo italiano.
I tre traghetti veloci “dual fuel” erano stati pubblicizzati come il prototipo del nuovo “collegamento dinamico” nello Stretto, alimentati da un sistema gas/diesel che permette la riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera e dotati di un sistema elettrico a emissioni zero nei porti di ormeggio, grazie ai pannelli solari ubicati su una superficie di 400 metri quadri. La scheda tecnica riferiva questi dati: lunghi 150 metri, larghi 19,5 e con una portata di 2.500 tonnellate, viaggeranno a una velocità di 18 nodi. L’importo complessivo a base di gara era intorno ai 50 milioni di euro, di cui oltre 3 milioni per la progettazione e 9 milioni assegnati dal Pnrr.
Ebbene, nell’aprile del 2022 la prima gara andò deserta. Rfi ci ritentò e arrivarono le offerte di due Cantieri navali. Ma, di fatto, l’iter è rimasto fermo all’ottobre dello scorso anno. E a distanza di 13 mesi, arriva l’avviso di Rfi, pubblicato sulla Gazzetta dell’Unione europea, con cui si dichiara conclusa la gara, senza aggiudicazione per «interruzione della procedura». La decisione di Rfi – anche se nel merito non c’è alcuna dichiarazione ufficiale dei vertici delle Ferrovie – sembra legata agli sviluppi della vicenda del collegamento stabile nello Stretto, nella quale le Fs dovranno svolgere un ruolo determinante per tutte le opere ferroviarie connesse al Ponte.

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