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"Mamma torna da me. Vorrei che fosse solo un incubo". Lo strazio di Valeria, la figlia della capotreno morta a Corigliano Rossano

Legatissima alla madre, da cui aveva "ereditato" anche il lavoro, Valeria lascia sfogare sui social tutta la rabbia per la perdita della sua amata mamma

E' un lutto inaccettabile e inconsolabile quello di Valeria Amisano, figlia della capotreno Maria Pansini, morta nella tragedia ferroviaria di Corigliano Rossano.

Legatissima alla madre, da cui aveva "ereditato" anche il lavoro, Valeria lascia sfogare sui social tutta la rabbia per la perdita della sua amata mamma: "Ma quanto sei bella Mamma??? Torna da me ti prego... Mi ami troppo per farmi una cosa così terribile. Non lasciarmi questo gelo nell’anima… Fammi aprire gli occhi e scoprire che è stato solo un terribile incubo. Ti prego ti prego".

Inaccettabile, ingiusto che una madre parta la mattina per andare a lavoro e non faccia più ritorno a casa: "E’ la notte più brutta della mia vita - scrive ancora Valeria - Ora Sono rimasta sola al mondo. Mamma non mi dovevi fare questo. Dio come hai potuto? Stamattina siamo uscite di casa entrambe, tu sul tuo treno e io sul mio … dovevamo sentirci stasera ma il tuo treno non ti ha mai riportato a casa, dove avevi preparato la tua cena dietetica, perché ti dicevo sempre che dovevi dimagrire e stavolta ti eri messa d’impegno… Non posso crederci che domani non avrò il tuo messaggio del buongiorno … come posso iniziare la giornata senza?? Come potrò vivere una vita senza???".

Maria Pansini ha cresciuto la sua unica figlia praticamente da sola, per questo il legame tra le due era qualcosa di indissolubile. Valeria viaggiava spesso da sola con la mamma, erano unite anche da questa passione comune.

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