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Ottomila persone per l'ultimo saluto a Giulia: giovani nelle prime file, abbracciati e con gli occhi rossi

Prato dalla Valle e il sagrato della basilica di Santa Giustina a Padova si sono riempiti con più di 8mila persone venute da tutta la Regione per dare l'ultimo saluto a Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta. Tantissimi i giovani e giovanissimi presenti, molti con gli occhi rossi, altri stretti l’uno all’altro. Diverse anche le scolaresche, tra cui una classe dell’istituto agrario Trentin di Lonigo (Vicenza). «Siamo qui per esprimere la nostra vicinanza alla famiglia di Giulia, ne abbiamo parlato a scuola, è un caso che ci ha scossi», commenta Nicola, rappresentante d’istituto.
«La morte di Giulia è stato un evento spartiacque che ha portato ad un aumento del senso di responsabilità collettiva" dichiara Emma Ruzzon, Udu Padova, sottolineando come la morte di Giulia abbia scosso e mosso la comunità studentesca. «Se siamo riusciti a portare in tv i temi del patriarcato e della cultura dello stupro, vuol dire che qualcosa si è mosso. E il risultato si è visto: le richieste di aiuto ai centri antiviolenza sono aumentate» conclude. Composto da giovani anche il coro diocesano che ha accompagnato l’omelia.

«Il valore e il rispetto della vita vanno riaffermati con determinazione in ogni ambito, circostanza e dimensione, in questo momento in cui sono in corso i funerali di Giulia Cecchettin». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia delle Stelle al merito del lavoro al Quirinale.

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