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Europa, Metsola ai giovani: "Il cambiamento ha bisogno di voi, mi addolora vedervi lasciare il Sud"

La presidente del Parlamento Ue ha inaugurato a Palermo l'anno accademico e incontrato studentesse e studenti, ricordando la sua scuola gesuita dove ha imparato "il rispetto delle diversità"

Un percorso ben delineato nella "missione" italiana della presidente dell'Europarlamento Roberta Metsola, che nei giorni scorsi ha avviato proprio dalle regioni del Sud Italia - con importanti incontri in Sicilia e in Calabria - la campagna elettorale in vista delle prossime consultazioni di giugno 2024, con lo scopo di invitare alla partecipazione popolare e all'avvicinamento rispetto alle politiche europee e ridurre i preoccupanti tassi di astensionismo, alimentati da una latente percezione di "distanza" delle istituzioni comunitarie. Una strategia di recupero dell'interesse rivolta con speciale attenzione alle giovani generazioni, componente attiva e produttiva di un presente complesso, alla quale proprio l'Ue riserva moltissime opportunità.

Durante la tappa di Palermo il messaggio rivolto ai giovani è stato espresso con particolare incisività, durante l'inaugurazione dell'anno accademico dell'Ateneo, dove in apertura ha ricordato Giulia Cecchettin, e durante l'incontro con studentesse e studenti del Gonzaga Campus.

"L'Europa che voglio deve concentrarsi su poche grandi questioni: creare lavoro con più investimenti, contribuire alla stabilità e alla pace, con una vera politica estera, di difesa e di sicurezza, difendere gli interessi europei nel mondo globale", ha affermato Roberta Metsola nel corso del suo intervento all’inaugurazione dell'anno accademico dell’Università di Palermo, guidata dal rettore Massimo Midiri. "Forse voglio troppo, ma questo è ciò che intendiamo quando parliamo di un’Europa dei valori comuni - ha aggiunto Metsola -. Un’area in cui tutti possiamo cooperare, prosperare, tutti essere liberi di vivere come vogliamo. Uno spazio sicuro nel mondo, dove i nostri diritti sono protetti, dove tutti, indipendentemente da chi sono o da dove vengono, hanno accesso alle opportunità, dove tutti possiamo realizzare il nostro potenziale. Un’unione dà speranza e possibilità. Non perdiamo di vista questo concetto. Il Parlamento europeo, unica istituzione eletta direttamente dai cittadini, deve avere un ruolo centrale nel promuovere questo cambiamento. Abbiamo bisogno di voci - le vostre voci - per continuare a far brillare questa luce. Ecco perchè l’anno prossimo, in occasione delle elezioni europee, è importante che votiate e che convinciate anche i vostri amici e familiari a votare".

Da donna del Sud so come ci si sente ad essere sottovalutati

"Come donna del sud, però so cosa significa essere etichettati. E come donna del Sud, cresciuta su un’isola, so come ci si sente a essere dimenticati, trascurati, ingiustamente sottovalutati. Mi addolora vedere tante generazioni di italiani del Sud costrette a cercare opportunità migliori altrove. Quindi, quando parliamo di rendere gli spazi condivisi più equi, il punto di partenza del nostro lavoro deve essere qui. Il Sud Italia è ricco di potenzialità inutilizzate che attendono di essere sbloccate. E’ il momento di invertire la rotta. Ma questo - ha avvertito - non sarà possibile senza accesso ai finanziamenti e un sistema d’infrastrutture moderno. Perchè se si punta sulla connettività, se si potenziano le infrastrutture, se si comincia a guardare questa regione come a una porta verso le opportunità economiche, e come a un punto di riferimento naturale per i Paesi del Mediterraneo, allora il Sud Italia prospererà. L’Italia prospererà. E anche l’Europa intera prospererà. La mia visita serve anche per sottolineare che l’Europa va vista come un’opportunità. Per trovare soluzioni ai vostri problemi".

L'ex alunna gesuita: a scuola s'impara ad accettare le diversità

E durante la tappa palermitana Metsola ha visitato il Gonzaga Campus, scuola della rete gesuita nell'ambito della quale lei stessa si è formata, avendo frequentato il S. Aloysius College di Malta. Ad accoglierla studentesse e studenti, assieme al direttore generale del campus padre Vitangelo Denora, con la vicedirettrice Maria Elena Poderati, il consiglio di direzione e una delegazione di ex alunne e alunni.

Durante l’incontro, la presidente Metsola ha ricordato i suoi anni di studio con i gesuiti, i valori che ha acquisito e la nascita del suo interesse per un coinvolgimento attivo in politica. "Sono in Sicilia per dare un messaggio ai giovani - ha ribadito - A scuola ho imparato i valori della comunità e della tolleranza nel rispetto delle diversità. L’impegno è quello di cercare di rappresentare le principali richieste che provengono dal mondo giovanile". "Il cambiamento può essere frutto della nostra partecipazione - ha ribadito Metsola –. Il mio invito è, quindi, quello di essere protagonisti, impegnati nella vita del vostro territorio senza essere spettatori passivi. Un giorno anche voi potrete candidarvi per una causa in cui voi credete tanto. Non c’è cosa più bella di potersi impegnare in prima persona per realizzare il cambiamento in cui credete. Io non vi dico che siete il futuro. Voi siete il presente e potete fare la differenza; ma per fare la differenza dovete studiare ed essere anche parte delle decisioni che vi riguardano. Abbiamo bisogno di molti più giovani che credono e si impegnino per questo. Conto su di voi!"

La presidente, rispondendo ad una studentessa, ha delineato i maggiori fronti d'impegno europeo: "Le sfide principali sono quelle che riguardano la tutela dell’ambiente, per fronteggiare i cambiamenti climatici, la politica di protezione e sicurezza in tema di immigrazione, l’incremento di una politica digitale, per essere connessi. Nonostante l’Europa non stia vivendo un periodo storico molto facile, i valori di libertà e democrazia devono prevalere sempre. Non perdete la speranza perché un mondo di pace, è possibile”.

Alla presidente è stata consegnata una targa "con l’augurio che possa continuare ad elevare la dignità dei più deboli e vulnerabili in Europa".

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