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Femminicidio di Giulia Tramontano, Impagnatiello: "Chiedo scusa per la mia disumanità"

«Sto chiedendo unicamente a tante persone scusa ma non sarà mai abbastanza». Alessandro Impagnatiello lo ha detto nelle dichiarazioni in aula dove è imputato per l’omicidio della fidanzata incinta Giulia Tramontano. «Sono stato preso da qualcosa che risulterà sempre inspiegabile e da disumanità - ha aggiunto - Ero sconvolto e perso. Quel giorno ho distrutto il bambino che ero pronto ad accogliere. Quel giorno anche io me ne sono andato, sono qui a parlare ma non vivo più. Non chiedo che queste scuse vengano accettate, perché sto sentendo ogni giorno cosa vuol dire perdere un figlio e molto di più, non posso chiedere perdono».

«Non posso chiedere perdono perché non posso. Chiedo solo che possano essere ascoltate queste scuse e questa è l’occasione per farlo». Con la voce rotta e balbettando, soprattutto all’inizio delle brevi dichiarazioni spontanee rese in aula, Alessandro Impagnatiello ha sottolineato di essere «completamente a nudo», ribadendo le sue «più eterne scuse» per l’omicidio della fidanzata Giulia incinta al settimo mese. «L'unica cosa che io faccio alla sera - ha detto - è sperare di non risvegliarmi più al mattino. Finché sarò qui farò sempre le scuse a tutte queste persone».

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