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I trattori arrivati a Sanremo. Oldoni: "Si deve sapere perché protestiamo". Amadeus leggerà un testo degli agricoltori

Sono arrivati a Bussana, frazione di Sanremo, sette trattoristi partiti ieri sera da Melegnano. Dopo aver percorso 240 km adesso sono fermi vicino al mercato dei fiori.

«È stato fatto qualcosa di vergognoso. Prima invitano alcuni dei nostri, di certo non quelli che sono per strada a protestare, e poi qualche mano dall’alto ha deciso di mandare alcuni dei 'lorò, i quali saranno candidati». È il commento di Danilo Calvani, presidente del Cra Agricoltori traditi, questa mattina nel presidio di borgo San Donato, in provincia di Latina, sulla possibile presenza di alcuni agricoltori in protesta sul palco di Sanremo. Calvani chiede poi «che il ministro Lollobrigida vada a casa per manifesta inferiorità: sta rappresentando solamente la Coldiretti e i suoi vertici, e non noi agricoltori».

Amadeus leggerà testo venerdì sulla protesta dei trattori

La protesta dei trattori troverà spazio venerdì al festival di Sanremo con un comunicato letto da Amadeus. L’annuncio in sala stampa all’Ariston.

Oldoni: "Si deve sapere perché protestiamo"

Sanremo «mi tremeranno le gambe. Non voglio personalizzare perché conta il movimento, ma proprio perché la causa è importante bisogna spiegarla bene a più gente possibile». Lo spiega Alessandra Oldoni, rappresentante bergamasca di Riscatto agricolo, in un’intervista al Corriere della Sera dove parla dell’arrivo della protesta dei trattori al Festival e di un possibile messaggio dal palco. «Bisogna che si sappia perché protestiamo. Ma stiamo anche svolgendo incontri molto seri in Regione, e speriamo di poter parlare anche con il governo - prosegue -. Mi preparerò ma non leggerò il foglietto, andrò a braccio. Uno: bisogna tutelare il nostro patrimonio agroalimentare. Due: in nome di quella parola ormai abusata che è la sostenibilità, vorrebbero farci tenere il 4% dei terreni incolti, mentre in realtà c'è una grande carenza di prodotti, tanto che dobbiamo importarli e siamo in balìa del mercato. Tre: i costi di produzione sono troppo alti. Vogliamo far capire le motivazioni alla base dei prezzi che il consumatore paga, con la grande distribuzione che ha la fetta più grossa del guadagno». Si dice che davanti all’Ariston, con i trattori, potrà arrivare anche qualche mucca.

«Se ne parla, ma ci sono problemi logistici. Il problema è che noi italiani non siamo molto patriottici e non riusciamo a tutelarci - conclude Oldoni -: la gente tiene molto a cosa trova nel piatto e sa che l’alimentare è una delle nostre eccellenze, ma ormai nemmeno questo aspetto riusciamo più a proteggere. È ora che la gente si renda conto della realtà».

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