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Protesta dei trattori, giovedì "20 mila a Roma, piazza di tutti"

Prove dialogo ma restano distanze. Conte-Renzi attaccano governo

Prove di dialogo nel fronte della protesta dei trattori dopo scambi di critiche non troppo velate e mobilitazioni parallele nella capitale. A tendere la mano il leader del Cra-agricoltori traditi a pochi giorni dalla manifestazione indetta giovedì nel cuore di Roma. «La piazza di Circo Massimo è aperta a tutti gli agricoltori, anche a quelli di gruppi che hanno avanzato critiche nei nostri confronti - sottolinea l’ex forcone Danilo Calvani - I problemi della categoria sono gli stessi per tutti» e perciò, dice, «il Cra è aperto al dialogo con gli altri movimenti in mobilitazione in questi giorni». Ma riguardo alla protesta di giovedì che - secondo gli annunci - vedrà sfilare nel cuore della città un corteo di 15 trattori dal presidio di Cecchina fino a Circo Massimo dove ci saranno ad attenderli «ventimila persone», Calvani tiene a precisare: «Non vogliamo in piazza infiltrati violenti né bandiere di partiti e sindacati».

L’invito del Cra viene accolto tiepidamente dall’altro fronte della protesta. «Anche noi siamo disponibili a un dialogo per portare avanti le battaglie degli agricoltori, ma giovedì non saremo in piazza per timori di infiltrazioni violente» sostiene Salvatore Fais, leader di Riscatto Agricolo spiegando che quel giorno rimarranno al presidio sulla Nomentana. E prende le distanze da «ogni forma di violenza e provocazione" anche Giuliano Castellino che da giorni ha annunciato di partecipare con la sua 'Ancora Italia'. «Giovedì sarà una manifestazione di popolo, pacifica e a sostegno di contadini e allevatori strangolati da Bruxelles e traditi dai governi" sottolinea Castellino, assicurando anche lui: «Nessuno spazio ci sarà per infiltrati e provocatori».

Intanto nella stessa data è stata organizzato anche un sit-in da Popolo produttivo e Altragricoltura in piazza del Campidoglio con lo slogan #telodoioilmadenitaly. «Sarà una mobilitazione sia per l’agroalimentare che per tutto il popolo produttivo e quindi intersettoriale che in maniera determinata, ferma e forte vuole richiamare l’attenzione al Governo ed a Bruxelles e sottolineando che ormai la misura è colma» sottolineano gli organizzatori. Aderiranno anche gli ambulanti dell’Ana-Ugl.

Sul versante politico il leader del M5s Giuseppe Conte non risparmia accuse al governo. «Meloni e Salvini fanno a gara per salire sul trattore della protesta, ma in realtà sono stati loro a portare gli agricoltori all’esasperazione tagliando l'esenzione Irpef e togliendo la decontribuzione per i giovani agricoltori» dice in un’intervista alla Stampa.

Accuse all’esecutivo anche dal leader di Italia Viva Matteo Renzi: "Prima hanno aumentato le tasse che noi avevamo abbassato e subito dopo stanno a discutere tra Salvini e Meloni di chi è la colpa», ha detto in riferimento proprio alla protesta dei trattori. Di diverso avviso il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan: «La tutela del mondo agricolo rappresenta per Fratelli d’Italia e il governo Meloni una priorità, come confermano l’incontro a Palazzo Chigi e gli impegni presi dall’aumento dei fondi del Pnrr, dagli iniziali 5 miliardi agli 8 attuali, e la riduzione dell’Irpef per le piccole e medie aziende». Poi aggiunge: «La sinistra si è battuta per norme europee ancora più dannose per gli agricoltori di quelle contro le quali si è sollevata la protesta dei trattori».

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