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Morte Navalny, Tajani vuole che si accerti la verità: “Si può uccidere una persona anche indirettamente”

«Ho detto fin dall’inizio, bisogna accertare la verità» sulla morte di Alexei Navalny, «però fatto sta che lui stava in un gulag vicino al polo nord. Si può anche non uccidere una persona direttamente ma la si può anche far morire, che è la stessa cosa. Non lo so se lui è stato fatto morire per come era tenuto in carcere ma comunque di fatto è stato ucciso, o direttamente o indirettamente il regime lo ha ucciso». Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo a domande di Serena Bortone durante la trasmissione 'Chesarà...' di Rai3, sollecitato sulle dichiarazioni del vicesegretario della Lega Andrea Crippa.

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