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Scuola chiusa nel Milanese per la fine del Ramadan, la Lega protesta. Ecco che cos'è

Fa discutere la scelta dell’istituto comprensivo statale di Pioltello di dare vacanza agli oltre 1200 alunni il 10 aprile, giorno della festa di fine Ramadan. Si tratta di una «decisione preoccupante» secondo l'eurodeputata leghista Silvia Sardone, che parla di un "processo di islamizzazione", di una scelta «inaccettabile» per il segretario del Carroccio Matteo Salvini.

E’ invece «un atto di civiltà» secondo Ivonne Cosciotti, la sindaca della cittadina alle porte di Milano che ha una popolazione al 20% straniera. La decisione di rimanere chiusi per la ricorrenza di Eid al Fitr è stata presa all’unanimità dal consiglio di istituto lo scorso maggio quando è stato approvato il calendario dell’anno scolastico.

Le altre giornate di chiusura deliberate dalla scuola sono per il ponte fra il 25 aprile e il primo maggio (venerdì 26 aprile, lunedì 29 e martedì 30). Ogni scuola ha infatti la possibilità di decidere in autonomia la chiusura in alcuni giorni, fatto salvo che ci siano almeno 200 giornate di lezione all’anno.

E l’istituto comprensivo statale intitolato a Iqbal Masih - il dodicenne pakistano ucciso nel 1995 per il suo impegno contro lo sfruttamento del lavoro minorile - ha scelto non un giorno per permettere la settimana bianca alle famiglie, ma piuttosto una ricorrenza che viene celebrata da una parte consistente degli alunni. Un 40% infatti è di origine musulmana, la maggior parte dei quali già stava a casa per la fine del Ramadan. Non una scelta politica, quindi quanto più una presa d’atto di una situazione effettiva di una scuola che, programmaticamente, cerca di coinvolgere e includere tutti gli alunni «secondo il principio guida di Don Milani 'Non uno di meno!'», come è spiegato sul sito, usando modelli inclusivi e flessibili a seconda delle esigenze. La speranza del preside Alessandro Fanfoni che la scelta sulla fine del ramadan non venisse politicizzata è stata delusa.

E anche nei gruppi web degli abitanti di Pioltello le opinioni sono diverse fra favorevoli e contrari. «Mentre qualcuno vuole rimuovere i simboli cattolici, come i crocifissi nelle aule, per paura di 'offenderè, in provincia di Milano una preside decide di chiudere la scuola per la fine del ramadan. Una scelta inaccettabile - ha criticato Salvini -, contro i valori, l'identità e le tradizioni del nostro Paese». Sulla decisione di chiudere per la fine del Ramadan «c'è chi ha da ridire ma io lo trovo un atto di civiltà - ha detto Cosciotti -. Non lo sapevo, ma la mia risposta non sarebbe stata diversa se l’avessi saputo. Penso che l’istituto comprensivo nell’autonomia scolastica abbia fatto una scelta che ha senso e valore. Si cerca di tutto per creare dissapore, ma i bambini vanno a scuola insieme e sono più avanti dei genitori». «Ci sono bambini che in questo periodo chiedono di non mangiare certe cose perché i loro compagni devono digiunare. Ribadisco, sono più avanti dei genitori. E nella nostra scuola c'è anche il crocifisso. Le tradizioni sono rispettate».

Che cos'è il Ramadan

Il Ramadan è il nono mese del calendario islamico, considerato il più sacro per i musulmani in tutto il mondo. È noto soprattutto per il digiuno che i fedeli praticano dall'alba al tramonto. Questo mese è dedicato alla preghiera, alla riflessione spirituale, all'auto-purificazione e al rafforzamento dei legami familiari e comunitari.

Origini e significato

Le origini del Ramadan risalgono alla rivelazione del Corano al profeta Maometto, evento che si crede sia avvenuto proprio nel mese di Ramadan. Per i musulmani, il digiuno (Sawm in arabo) durante questo mese è uno dei cinque pilastri dell'Islam, e rappresenta un periodo di vicinanza a Dio e di crescita spirituale.

Pratiche e tradizioni

Durante il mese del Ramadan, i musulmani si astengono dal mangiare, bere, fumare e dalle relazioni sessuali dall'alba fino al tramonto. La giornata tipica inizia con il Suhur, l'ultimo pasto prima dell'alba, e termina con l'Iftar, il pasto serale con cui si rompe il digiuno. Questi momenti sono spesso condivisi con famiglia e amici in un'atmosfera di gioia e comunione.

Obiettivi e benefici

Il digiuno del Ramadan ha molti obiettivi, tra cui la disciplina personale, la purificazione dell'anima e la solidarietà con i meno fortunati. È un tempo per i musulmani di purificare il corpo e lo spirito e di sviluppare empatia e compassione per coloro che soffrono la fame e la povertà.

Fine del Ramadan

Il Ramadan si conclude con la celebrazione dell'Eid al-Fitr, una festa che segna la fine del mese di digiuno. Questo giorno è caratterizzato da preghiere comunitarie, donazioni ai poveri (Zakat al-Fitr), e pasti festivi con familiari e amici. È un momento di gioia, condivisione e ringraziamento per la forza e la pazienza dimostrate durante il mese sacro.

Il Ramadan è dunque un periodo di grande importanza spirituale per i musulmani, un tempo per avvicinarsi a Dio, riflettere sulla propria vita, e rafforzare i legami con gli altri attraverso la pratica del digiuno, della preghiera e dell'elemosina.

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