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Renzi querela Cateno De Luca: gravemente diffamatorio. Il sindaco di Taormina: io con Capitano Ultimo, lui con Cuffaro

Matteo Renzi e Cateno De Luca

«Il senatore Matteo Renzi ha dato mandato ai propri legali per agire in sede giudiziaria contro il sindaco di Taormina Cateno De Luca, per le parole gravemente diffamatorie pronunciate questa mattina durante una conferenza stampa presso la Camera dei deputati». Lo si legge in una nota l'ufficio stampa di Italia viva.

«Ribadisco: mentre Renzi si è fatto l'accordo con Cuffaro, condannato lo ricordiamo nel 2010 a sette anni di reclusione per favoreggiamento a Cosa nostra, nel disperato tentativo di superare il 4%, noi abbiamo fatto un accordo con Capitano Ultimo, l’uomo che ha arrestato Totò Riina. Vedo che Renzi ha già dato mandato ai suoi legali, nessun problema. Ma lo sfido pubblicamente a un confronto dove lui sarà accompagnato da Totò Cuffaro e io dal Capitano Ultimo che sarà candidato nella lista Libertà». Lo afferma Cateno De Luca leader di Sud chiama Nord - lista Libertà

"Sud chiama Nord" di Cateno De Luca si ingrandisce e 'arruolà anche il capitano Ultimo. Nella conferenza stampa alla Camera, il sindaco di Taormina annuncia le nuove adesioni al progetto del "Fronte delle Libertà", che "deve volare alto" e che ormai «è presente in quasi tutte le regioni italiane». Tra queste: quella del Capitano Ultimo, che siede in prima fila, ma non parla «perchè ha appena subito un intervento alle corde vocali"; quella del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, con "Civici in movimentò, e quelle di Vito Comencini con "Popolo veneto" e di Davide Bionaz del Rassemblement Valdotan.

De Luca si dice soddisfatto perché "si sta completando" il suo progetto federalista e avverte che a breve, cioè nella prossima conferenza stampa già convocata per il 4 aprile potrebbero «esserci nuove sorprese». «Stiamo attendendo le riflessioni pasquali di qualcuno...» spiega. Quindi, punta il dito contro il "tentativo para-parlamentare" di far fuori il movimento politico che fa capo a lui con la norma sulla raccolta delle firme «che poi è stata ritirata», ma «non come si è voluto far credere per graziarci», bensì perché non era rispettosa dei «principi costituzionali» della rappresentanza.

Il fatto che al suo "progetto politico" abbiano già aderito «7 ex esponenti della Lega» non è una casualità, ammette con il cronista che glielo fa osservare, «perché io - assicura - sono sempre stato affascinato dalla vera Lega, non certo da quella di Matteo Verdini». E di questa sua "fascinazione" da sempre provata per la Lega, racconta di averne parlato anche nel suo ultimo incontro con Roberto Bossi.

Tra i prossimi appuntamenti che anticipa ci sarà quello del 5 maggio: «Partiremo come i Mille risorgimentali perchè il nostro obiettivo - sottolinea - è quello di partire dai 1000 del 5 maggio a un milione dell’8-9 giugno».

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