Truffa aggravata nei confronti dell’Inps per una presunta gestione irregolare dei fondi messi a disposizione dallo Stato per la cassa integrazione durante il Covid. È l’ipotesi con la quale la Procura di Milano ha chiuso le indagini sul caso Visibilia a carico della ministra del Turismo Daniela Santanché e di altre persone.
Sono cinque in totale gli indagati che compaiono nell’avviso di chiusura indagini per truffa aggravata sulla cassa integrazione Covid. Oltre a Santanchè sono indagati, infatti, Dimitri Kunz D’Asburgo, compagno della senatrice di Fdi, Paolo Giuseppe Concordia, responsabile delle tesorerie di Visibilia Group, e le due società Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria.
Da quanto si è saputo, questo è il primo filone di indagine, con accertamenti condotti dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano, sul caso Visibilia chiuso dal procuratore aggiunto Laura Pedio e dal pm Marina Gravina, perché resta aperto, allo stato, quello a carico di Santanchè per falso in bilancio per irregolarità nelle gestioni contabile e finanziaria di Visibilia.
Tranche anche questa che sarà chiusa a breve e nella quale la ministra è indagata anche per bancarotta, ma questa accusa dovrebbe essere stralciata per un’eventuale richiesta di archiviazione, perché nessuna delle società del gruppo Visibilia, al momento, è fallita.
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