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Pasqua di Resurrezione, in 60mila a San Pietro. Papa Francesco: "Fermare venti di guerra su Europa e Mediterraneo"

Papa Francesco è arrivato in Piazza San Pietro dove stamane, sul sagrato della Basilica vaticana, presiede la solenne messa della Domenica di Pasqua. Alla celebrazione, che inizia con il rito del «Resurrexit», prendono parte fedeli romani e pellegrini provenienti da ogni parte del mondo in occasione delle feste pasquali. Concelebrano la liturgia con il Papa oltre 350 fra cardinali, vescovi e sacerdoti.
Le decorazioni floreali in Piazza San Pietro sono state allestite grazie al contributo dei Fioristi Olandesi con la collaborazione delle maestranze del Servizio Giardini e Ambente. Sempre oggi, a mezzogiorno, il Pontefice si affaccerà dalla Loggia centrale di San Pietro, da dove pronuncerà il Messaggio pasquale e impartirà la Benedizione «Urbi et Orbi».

Circa 60 mila i fedeli in piazza San Pietro che attendono il messaggio pasquale di Papa Francesco e la successiva benedizione Urbi et Orbi dalla Loggia Centrale della Basilica. Lo rende noto la sala stampa vaticana.

Papa Francesco ha compiuto un lungo giro tra i fedeli, a bordo della jeep bianca, dopo la celebrazione della messa di Pasqua, presieduta sul sagrato della Basilica di San Pietro. A ornare il sagrato, decine di migliaia di fiori donati da oltre 25 anni dai Paesi Bassi. Alle 12, dalla Loggia Centrale della Basilica di San Pietro, il Pontefice ha rivolto ai fedeli il messaggio pasquale e impartirà la benedizione Urbi et Orbi.

"Oggi massi pesanti di guerra chiudono speranza umanita"

«La Chiesa rivive lo stupore delle donne che andarono al sepolcro all’alba del primo giorno della settimana. La tomba di Gesù era stata chiusa con una grossa pietra; e così anche oggi massi pesanti, troppo pesanti chiudono le speranze dell’umanità: il masso della guerra, il masso delle crisi umanitarie, il masso delle violazioni dei diritti umani, il masso della tratta di persone umane, e altri ancora».

"Fermare venti di guerra su Europa e Mediterraneo"

«Non permettiamo che le ostilità in atto continuino ad avere gravi ripercussioni sulla popolazione civile, ormai stremata, e soprattutto sui bambini. Quanta sofferenza vediamo negli occhi dei bambini. Hanno dimenticato di sorridere i bambini in quelle terre di guerra. Con il loro sguardo ci chiedono: perché? Perché tanta morte? Perché tanta distruzione? La guerra è sempre un’assurdità e una sconfitta! Non lasciamo che venti di guerra sempre più forti spirino sull'Europa e sul Mediterraneo. Non si ceda alla logica delle armi e del riarmo. La pace non si costruisce mai con le armi, ma tendendo le mani e aprendo i cuori».

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