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Pubblica amministrazione più digitale, per l'app "IO" 38 milioni di download

Con quasi 38 milioni di download, 4 volte tanto rispetto a marzo 2021 l’app Io è sempre più diffusa e sono ormai l’86% i comuni italiani sbarcati sulla applicazione che consente ai cittadini di interfacciarsi con i servizi pubblici locali e nazionali, direttamente dallo smartphone. A scattare una fotografia della situazione nei Comuni italiani il centro studi enti locali che sottolinea come forte della spinta alla digitalizzazione che è stata data dalla pandemia e dall’aver posto la registrazione a questa App come condizione per accedere a bonus che sono stati molto popolari, come il cashback o il bonus vacanze, «AppIO è stata protagonista di una crescita vertiginosa. Una diffusione così capillare rappresenta un patrimonio per chi, come gli enti locali, ha spesso necessità di interagire con i propri cittadini per - ad esempio - avvisarli dell’imminente scadenza della Tari, notificare le multe o veicolare importanti avvisi. E le amministrazioni italiane sembrano aver, in larghissima parte, compreso il valore di questa opportunità».

Attualmente, ben 6.854 comuni su 7.901 sono infatti presenti sulla app, circa 600 in più rispetto a due anni fa. La diffusione di questo strumento è ampia e abbastanza omogenea sul territorio nazionale. Mancano all’appello soltanto 424 comuni settentrionali (circa il 10%), 138 comuni del centro (pari al 14%) e 485 comuni del sud Italia, pari al 19% del totale. A tenere in alto il vessillo della digitalizzazione dei comuni italiani sono - a pari merito - il Friuli Venezia Giulia, il Trentino Alto Adige e il Veneto, che hanno il record di presenze sull'AppIO con ben il 99% degli enti locali e soltanto l'1% di enti che non si avvalgono di questo strumento. Benissimo anche l’Emilia Romagna in cui manca all’appello solo il 2% dei comuni e la Valle d’Aosta (3%). All’estremo opposto l’Umbria, in cui i comuni non ancora sbarcati sull'App rappresentano il 27% del totale e Abruzzo e Campania, con il 24%. In mezzo: Marche (7% di comuni «mancanti"), Basilicata e Piemonte (11%), Toscana (12%), Molise e Puglia (15%), Liguria, Lombardia e Sardegna (16%), Lazio (17%), Sicilia (18%) e Calabria (19%). Tra le città capoluogo di regione la menzione d’onore per la più attiva su questa piattaforma va alla Capitale che ha messo a disposizione dei cittadini romani ben 68 servizi che spaziano dalle notifiche per l’emissione di avvisi di pagamento per Tari, Cosap, canoni Erp, trasporto scolastico, servizi cimiteriali all’invio di notifiche e aggiornamenti su pratiche come la procedura di assegnazione di un numero civico o richieste di buoni libro. Sul podio anche Bologna e Potenza, rispettivamente con 56 e 55 servizi. La grande città, capoluogo di regione, meno attiva su questo fronte risulta ad essere Palermo che ha attivato, ad oggi, soltanto 3 servizi, relativi ad accesso alla ZTL, notifiche di multe e avvisi Tari.

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