Lunedì 23 Dicembre 2024

Fedez: "Ho chiesto io a Chiara di non pubblicare i bambini. A 18 anni ho tentato il suicidio"

«Non ci sono diffide, ho chiesto io a Chiara di evitare in questo momento di pubblicare i bambini. Da due mesi non pubblico quasi mai i miei figli, gli unici post li ho fatti per gli auguri di compleanno. Parlo per me, i miei figli non sono la parte preponderante della narrazione del mio Instagram». Lo ha detto Fedez nell’intervista a Belve, parlando della decisione di non mostrare più sui social i volti di Leone e Vittoria. In passato era diverso, «inizialmente c'era un clima sereno, il racconto di un viaggio bello. Oggi quel viaggio ha preso una direzione completamente diversa, e quindi mi sono sentito di dire: per adesso no», ha aggiunto. La sua idea, ha spiegato, è «tutelare i miei figli da me stesso. Oltre a questo, in un momento in cui c'è un’attenzione così morbosa rispetto ai messaggi subliminali che possiamo lanciare, non posso permettermi che una cosa che pubblico e che non ha assolutamente significato possa essere interpretata male se di mezzo ci sono i miei figli». Poi Fedez ha continuato a raccontare il suo rapporto con le droghe che è durato «un anno, breve ma intenso. Ho smesso perché a 18 anni ho tentato il suicidio tagliandomi le vene: se fai uso di sostanze sintetiche che aumentano la serotonina, il cervello non ne produce più e sei molto più incline alla depressione», ha raccontato il rapper a Belve. «È stato facile entrarne e difficile uscirne, ma con l’aiuto dei genitori e delle persone a me vicine ne sono uscito, ma è una cosa che equivale a dieci vite fa», ha aggiunto. «Ho sperimentato sulla mia pelle cosa significa avere una dipendenza». Fedez si è definito «molto poco bugiardo», «molto permaloso», "fottutamente trasparente» e parlando della malattia ha sottolineato che «non bisogna per forza uscire migliori da un tumore». «Per due anni ho perso la paura di morire, che è una cosa sana. Significa dare valore alla vita. Ora ho smesso di pensarlo», ha detto ancora il rapper. Ha anche raccontato di aver «superato i limiti» quando era "molto giovane: sono andato a muso duro contro la politica e la politica mi ha fatto capire che bisogna essere un pò più furbi anche per dissentire dal potere». Quanto alla scelta della madre Tatiana come ceo della sua società, «come me - ha detto - non è una donna studiata, ha imparato il mestiere in trincea. Una volta ho venduto le quote a un grosso fondo quotato in Borsa, che ha richiesto che mia madre non fosse più ceo perché non ne aveva i titoli: quell'anno la mia società ha fatturato 3 milioni. Poi ho ripreso le quote e ho rimesso mia mamma. Oggi la mia società vale 70 milioni».

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