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25 Aprile, a Roma scontri tra Brigata ebraica e Pro Palestina. L'Italia omaggia la Liberazione, Mattarella: "Restiamo speranzosi"

Partigiani, sindacati e leader delle opposizioni a Milano con Scurati e a Roma con Roberto Salis. Mattarella all'Altare della patria con Meloni e i presidenti delle camere, poi in Val di Chiana per commemorare la strage nazista

Controlli e bonifiche fin da ieri, con oltre seicento agenti delle forze dell'ordine in campo soltanto nella capitale. Massima l'attenzione per le celebrazioni del 25 aprile, con piazze ancor più divise quest'anno dal conflitto in Medio Oriente.

A Roma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che sui social ha scritto: «Nel giorno in cui l’Italia celebra la Liberazione, che con la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della democrazia, ribadiamo la nostra avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari. Quelli di ieri, che hanno oppresso i popoli in Europa e nel mondo, e quelli di oggi, che siamo determinati a contrastare con impegno e coraggio. Continueremo a lavorare per difendere la democrazia e per un’Italia finalmente capace di unirsi sul valore della libertà».

Con lei il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, il presidente della Corte Costituzionale Augusto Barbera e il ministro della Difesa Guido Crosetto sono giunti all’Altare della Patria dove il Presidente della Repubblica ha deposto una corona di fiori per celebrare la Festa della Liberazione. Mattarella si è fermato davanti al monumento al Milite ignoto per un momento di raccoglimento, mentre veniva intonato il Silenzio. A differenza degli anni passati, l’enorme cantiere per la metropolitana di Roma al centro di piazza Venezia ha impedito la presenza di pubblico. Al termine, il presidente ha salutato le autorità presenti per trasferirsi in elicottero in Toscana, a Civitella Valdichiana (Arezzo) assieme al ministro Crosetto. Lì la voce dei ragazzi del coro dell’Istituto Martiri di Civitella ha accolto Mattarella con l’inno nazionale. Oggi il Presidente si trova nell’Aretino per ricordare le 244 vittime dell’eccidio nazi fascista avvenuto il 29 giugno 1944 a Civitella, Cornia e San Pancrazio, nei comuni di Civitella in Val di China e Bucine. A seguire un filmato storico che ricorda la strage e successivamente le testimonianze.

«A differenza dei loro nemici, imbevuti del culto macabro della morte e della guerra, i patrioti della Resistenza fecero uso delle armi perché un giorno queste tacessero e il mondo fosse finalmente contrassegnato dalla pace, dalla libertà, dalla giustizia. Oggi, in un tempo di grande preoccupazione, segnato, in Europa e ai suoi confini, da aggressioni, guerre e violenze, confidiamo in quella speranza», ha sottolineato Mattarella.

I fischi a Nordio

Fischi e 'buuh' di disapprovazione sono stati indirizzati al ministro della giustizia Carlo Nordio durante il discorso che stava svolgendo stamane in piazza a Treviso per la festa del 25 aprile. Il ministro aveva iniziato da poco a parlare, affrontando il tema più caldo di queste ore, sostenendo che la richiesta di dirsi antifascisti «è una domanda retorica, perché avendo noi giurato fedeltà sulla Costituzione - ha sottolineato - è ovvio che siamo antifascisti».

 

Il piano sicurezza è dunque già entrato nel vivo. Sotto la lente tutta l'area di Porta San Paolo, luogo simbolo della resistenza romana, dove alle 8 la Brigata ebraica ha deposto una corona di fiori. Alcuni sassi sono stati lanciati verso i cronisti che riprendevano. Un manifestante ha poi cercato di forzare il cordone della polizia per raggiungere il presidio pro Palestina ma è stato bloccato dalle forze dell’ordine. Diversi cordoni di polizia hanno tenuto separati i manifestanti. La tensione tra i manifestanti della Brigata ebraica e Pro Palestina è andata aventi tra i fischi e gli insulti. A ogni «Free Free Palestine» dei movimenti pro Palestina sono seguiti insulti e gestacci dalle file della Brigata ebraica. Sono volati anche barattoli contro i movimenti pro Palestina.

E alla stessa ora, a pochi metri di distanza, si sono dati appuntamento studenti palestinesi, movimenti, antagonisti e collettivi universitari per una manifestazione "antifascista e antisionista". "Contro ogni forma di colonialismo, a fianco dei feddayn che combattono l'occupante sionista, per la liberazione della Palestina. Ora e sempre resistenza" hanno sottolineato dal movimento degli studenti palestinesi, lanciando la mobilitazione. Il tradizionale corteo dell'Anpi, invece, è partito alle 10 da Largo Bompiani verso Porta San Paolo, dove è stato allestito un palco per gli interventi, tra cui quello di Roberto Salis. Una manifestazione a cui non parteciperà la comunità ebraica, come già avviene da alcuni anni. Nella capitale, sempre in mattinata, il corteo dei movimenti 'Liberarsi ora Liberarsi ancora' che da Villa Gordiani attraverserà le strade di Centocelle e arriverà al Quarticciolo.

Alta l'attenzione anche a Milano, dove la manifestazione nazionale è stata come sempre aperta da deportati e brigate antifasciste, inclusa quella ebraica che negli ultimi anni è quasi sempre stata oggetto di contestazioni e che, alla luce della situazione a Gaza, quest'anno si preannunciano più massicce.
Dietro ai partigiani lo striscione 'Cessate il fuoco dovunque', che ha creato non poche polemiche, poi i sindacati, le forze politiche come il Pd presente con la segretaria Elly Schlein, le varie associazioni e la comunità palestinese. L'associazione palestinesi d'Italia promette di portare in piazza circa cinquemila persone. I giovani palestinesi, invece, si stanno ritrovando in piazza Duomo con l'intenzione, insieme ad alcuni centri sociali e realtà antagoniste, di riempire di bandiere della Palestina e "kufiyye e tutti i simboli palestinesi possibili" lo spazio in cui si conclude il corteo con i comizi finali. Potrebbe salire sul palco anche lo scrittore Antonio Scurati per leggere il monologo cancellato dalla Rai. A garantire la sicurezza il piano messo a punto dalla Questura. Un dispositivo che tiene conto anche della presentazione, all'Istituto dei Ciechi a poche centinaia di metri di distanza dal corteo, del libro del segretario della Lega e del vicepremier Matteo Salvini. E sotto la lente in queste ore anche i movimenti universitari dopo i disordini di ieri a Torino.

Da Nord a Sud l'Italia celebra il 25 aprile con cortei e iniziative. La mappa delle manifestazioni

Il ministro Tajani alle Fosse Ardeatine, Sangiuliano al Museo della Liberazione a via Tasso, Piantedosi a Frosinone per il conferimento della medaglia d'oro alla città. Altri ministri sul territorio come Nordio che parteciperà a Treviso alle celebrazioni locali. A Milano il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, che parteciperà alla deposizione della corona d'alloro all'Altare dei caduti e poi in piazza della Scala per la celebrazione con il sindaco Sala. Nel capoluogo lombardo, dove alle 15 è in programma la presentazione del nuovo libro di Matteo Salvini "Controvento", ci sarà anche la ministra Locatelli.

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