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Quella di Casteldaccia è la terza strage sul lavoro del 2024

Cinque morti, dopo i 7 a Suviana e i 5 della Esselunga a Firenze

Quella di oggi - con i cinque morti a Casteldaccia, nel Palermitano - è la terza strage di quest’anno sul lavoro, insieme a quella di neanche un mese fa a Suviana (nel Bolognese, sette morti) e a quella di Firenze nel cantiere della Esselunga a Firenze di febbraio (cinque morti). La lunga scia di sangue dei decessi sul lavoro non accenna quindi ad arretrare. Le cinque vittime di oggi nel Palermitano (un altro della squadra è ricoverato in gravi condizioni in ospedale) erano impegnate in un lavoro in una fogna per conto dell’Amap, società per la gestione delle condotte idriche e fognarie di Palermo e hanno perso la vita dopo essersi calati in un cunicolo da un tombino esterno. Un dato purtroppo in linea con la tragica tendenza di quest’anno, fotografata dall’Inail con 191 morti soltanto nei primi tre mesi dell’anno. Il caso di oggi ricorda per numero di vittime quanto accaduto 15 anni fa nello stabilimento ThyssenKrupp a Torino dove in un rogo persero la vita sette operai della società. Ma la conta delle morti bianche pare essere infinita.

Nella notte fra il 30 e il 31 agosto 2023 a Brandizzo, in provincia di Torino, persero la vita 5 operai investiti da un treno regionale mentre stavano eseguendo lavori di manutenzione sui binari: Michael Zanera, 34 anni, Giuseppe Sorvillo, 43, Saverio Giuseppe Lombardo, 52, Giuseppe Aversa, 49, e Kevin Laganà, 22. A Monopoli, in provincia di Bari, il 24 maggio 2023 due operai, Vito Germano di 64 anni, e Cosimo Lomele di 62 sono morti in un cantiere edile. Secondo una prima ricostruzione, si trovavano all’interno di uno dei vasti scavi per le condutture dell’impianto fognario di un nuovo complesso edilizio, quando un costone roccioso si è staccato e li ha travolti. Il 12 giugno 2023 Giovanni e Filippo Colapinto, padre e figlio, sono morti a Gioia del Colle, in provincia di Bari, dopo essere caduti in una cisterna di vino, a causa delle esalazioni. Secondo le ricostruzioni, il padre, 81 anni, sarebbe caduto nel tentativo di salvare il figlio 47enne, scivolato mentre eseguiva le operazioni di pulizia. Era il 4 settembre 2023 quando all’interno di un cantiere a Corchiano, in provincia di Viterbo, alcuni operai stavano effettuando dei lavori sulla parete esterna di uno stabile dell’Ater. Improvvisamente si è verificato un crollo che ha coinvolto due lavoratori: un operaio edile di 54 anni è rimasto gravemente ferito e è deceduto poco dopo in ospedale. L’11 dicembre 2023 un operaio di 28 anni, Mohammed Ali Fathi Abdelghani, è morto dopo essere stato colpito da una cassaforma metallica mentre stava lavorando in un cantiere dietro la Stazione Centrale di Milano.

Il 20 luglio 2020 due operai di 53 e 29 anni, Stefano Fallone e Paolo Pasquali, che stavano lavorando alla ristrutturazione di un palazzo moderno in zona Vigna Murata a Roma, sono precipitati nel vuoto dall’ottavo piano del palazzo mentre tagliavano una trave di cemento. L’impalcatura ha ceduto e il volo di 20 metri è stato fatale. Il 5 aprile 2018 due operai, un italiano di 50 anni, Giuseppe Greco, residente a Isola Capo Rizzuto, e un cittadino straniero di 35 anni, Petru Chiriac Dragos, residente a Rocca di Neto, sono morti a Crotone sulla strada che porta a Capo Colonna. Le vittime erano impegnate nei lavori per il rifacimento del marciapiede sulla strada costiera, per il prolungamento del lungomare, quando è crollato un muro che li ha travolti e uccisi. L’11 gennaio di quest’anno a Valfabbrica, in provincia di Perugia, un operaio di poco meno di 50 anni originario di Todi è morto dopo essere stato travolto dalla terra mentre si trovava all’interno di uno scavo per la riparazione di un tratto del sistema fognario nella zona di Valfabbrica. Il 15 febbraio un operaio quarantenne ha perso la vita dopo essere stato investito da un mezzo in movimento in un’azienda di Longhena, nel Bresciano

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