Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Caso Scurati, Marinella Soldi scagiona i vertici Rai: "Nessuna censura". Incerta la conferma di Serena Bortone

«Nessun intento censorio, ma qualche anomalia nella procedura». La presidente della Rai Marinella Soldi ha scagionato i vertici della tv pubblica sulla vicenda della mancata partecipazione di Antonio Scurati al programma di Rai3 'Chesarà...'.

E lo ha fatto in commissione di Vigilanza, sorprendendo non poco l’opposizione che aveva chiesto la sua convocazione dopo il comunicato con il quale aveva preso le distanze dalla ricostruzione fornita alla bicamerale dall’amministratore delegato Roberto Sergio e aveva sollevato dubbi sulla scelta di avviare un procedimento contro la conduttrice Serena Bortone per aver denunciato sui social il caso.

Il Pd ha così chiesto quali pressioni possa aver subito Soldi per essere stata costretta a ritrattare. «Non possono essere attributi intenti censori al vertice aziendale», ha detto la presidente, spiegando però che in merito alla tempistica «ci sono state azioni anomale, comportamenti che non erano usuali e che sono avvenuti da un certo momento in poi». Nessun riferimento a persone o comportamenti specifici, perché - ha spiegato - il procedimento è segreto, ma Soldi ha sottolineato che, quando è stata avviata la procedura contro Bortone, «era già disponibile un report di audit in bozza che evidenziava incongruenze» e «sarebbe stato preferibile adottare un approccio unitario e affrontare in un unico contesto tutte le criticità emerse dal rapporto di audit».

Il riferimento è alla procedura che ha portato all’annullamento, da parte della direzione Approfondimento guidata da Paolo Corsini, del contratto a titolo oneroso con Scurati e alla successiva previsione della sua partecipazione al programma a titolo gratuito. Un cambio di rotta giustificato dai responsabili aziendali con la concomitanza di un’attività promozionale, smentita però dal diretto interessato che ha deciso di declinare così l’invito. Qualcosa, insomma, in questi passaggi avrebbe - secondo la presidente - funzionato in modo anomalo. Ricostruzione inaccettabile per il Pd che in commissione ha fortemente criticato la presidente con gli interventi di Stefano Graziano e Francesco Verducci. «La presidente Soldi ha perso un’occasione per dimostrare alla commissione di Vigilanza Rai di aver svolto il proprio incarico con equilibrio e garanzia - hanno attaccato i dem -; adesso non si stupisca se in tanti si stanno domandando quali pressioni ha ricevuto in queste settimane, da chi e per quali ragioni?».

«Dopo aver accusato pubblicamente Rossi e Sergio per la gestione del caso Scurati - hanno spiegato - la presidente ha oggi ritrattato completamente la sua versione». Di diverso avviso la maggioranza che ha invitato il Pd a chiedere scusa agli italiani. «La presidente ha dichiarato in più occasioni che non c'è stata censura - hanno affermato i parlamentari di Fdi in Vigilanza -, una doccia fredda per la sinistra che invece sperava di continuare a speculare su una polemica evidentemente montata ad arte». Il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, per dimostrare l’assenza di intenti censori, ha mostrato durante l’audizione la scaletta del programma 'Chesarà...' con la presenza di Antonio Scurati a titolo gratuito, provocando la reazione dell’opposizione. «Come e da chi ha ricevuto quel documento Gasparri? E perché? - ha chiesto Dario Carotenuto di M5s -. Può un membro della Vigilanza entrare in possesso di documenti per altri inaccessibili e che in base alle normative aziendali non possono essere diffuse all’esterno?».

Ora si resta in attesa di conoscere l’esito del procedimento avviato contro Serena Bortone e le sorti del suo programma 'Chesarà...', finito più volte nel mirino per gli ascolti non soddisfacenti, nella prossima stagione. Nel frattempo la presidente della Vigilanza, Barbara Floridia, ha esortato la bicamerale a «lavorare all’organizzazione degli Stati Generali del Servizio Pubblico». «È evidente - ha spiegato - che è ormai urgente e improcrastinabile rivedere la governance, rivedere il concetto di servizio pubblico, rivedere l’importanza delle risorse».

Caricamento commenti

Commenta la notizia