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Scuola, docenti in protesta al Mim contro titoli esteri e disparità nei percorsi 30 Cfu

In piazza per il diritto alla continuità didattica ed educativa degli alunni con disabilità. I docenti di sostegno, affiancati dai sindacati CGIL e UIL sono in protesta in viale Morosini, vicino alla sede del Ministero dell'Istruzione e del Merito.

Il comitato critica anche il fatto che gli specializzati all’estero in attesa di riconoscimento del titolo, sono stati inseriti «a pettine» nelle graduatorie «e potrebbero accedere prima di noi specializzati alle supplenze. Ricordiamo che le specializzazioni estere sono quelle prese on-line in pochi giorni, sono titoli rilasciati da paesi dove l’inclusione non esiste o non è attuata come nel nostro Paese, inoltre questi colleghi non hanno svolto neanche tirocini nelle scuole pertanto la loro preparazione non è paragonabile a quella che noi abbiamo svolto in Italia, in presenza, durante otto mesi, con tre prove selettive, esami in itinere, laboratori e tirocini.

C'è il reale rischio di affidare gli alunni a dei docenti non competenti nella attività di sostegno e inoltre avallando questi titoli di studio si favorisce il proliferare dei cosiddetti «diplomifici», affermano i promotori dell’iniziativa.

Inoltre per l’ennesima volta i docenti pagano le inefficienze del MIM a cui si uniscono quelle del Ministero dell’Università. Solo pochi riusciranno ad ottenere i 30 CFU in tempo ed ad avere i 24 punti aggiuntivi nelle GPS valevoli anche nell’eventuale graduatoria per il sostegno. Si alimenta in questo modo la contrapposizione, che andava assolutamente evitata, tra docenti precari con il rischio di contenzioso per l’amministrazione. Contenzioso che inevitabilmente avrà delle ricadute anche sulla continuità didattica degli alunni.

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