Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Toti aspetta la libertà, le elezioni un banco di prova: test per la lista dell'ex governatore

Giovanni Toti

«Nella prossima tornata elettorale il centrodestra non potrà non considerare come un alleato fondamentale e un interlocutore indispensabile la nostra lista civica». Giacomo Giampedrone aveva ieri mandato un messaggio chiaro agli alleati: il nome Toti non è tabù e la lista che porta il nome del governatore che si è dimesso è la 'quarta gambà necessaria alla coalizione di centrodestra. Ma eletti e non della Lista che ha decretato il successo dell’ormai ex governatore oggi scelgono il riserbo: si aspetta che Toti torni in libertà, forse già in settimana se verrà accolta l’istanza che la difesa presenterà lunedì, per discutere di candidature e soprattutto del peso che la Lista Toti potrà avere all’interno del centrodestra. Le grandi manovre per decidere candidati e liste per le regionali anticipate determinate dalle dimissioni di Giovanni Toti sono iniziate.

E c'è davvero poco tempo per decidere i nomi del candidato presidente. Se il centrosinistra, che proprio in Liguria potrebbe tentare il campo largo (con l’incognita ancora da sciogliere di Italia Viva, che a Genova appoggia la giunta di Marco Bucci), sembra decisamente orientato sul nome di Andrea Orlando, spezzino, ex ministro e deputato del Pd, all’interno della coalizione del centrodestra sono partite - c'è chi dice che sono iniziate da un bel pò - le consultazioni.

Lo chiede Forza Italia, l’ha chiesto Fratelli d’Italia: il candidato per le prossime regionali dovrà essere un 'civicò. E la Lista Toti, lista civica, potrebbe essere ancora decisiva. Sarà, comunque un banco di prova per il movimento dell’ex governatore. Dato atto del 'nò di Edoardo Rixi, viceministro della Lega, che si è sfilato con irremovibile eleganza (ma la cui candidatura avrebbe 'spaventatò non poco il centrosinistra), il centrodestra è al lavoro per trovare «un civico che abbia esperienza politica» e per cercare di portare dalla sua Italia Viva che invece, nelle intenzioni di Matteo Renzi, vorrebbe correre con il centrosinistra. Ma quel 2-3% che porterebbero in dote fa troppa gola al centrodestra per non tentare il colpaccio.

Candidature, dunque, civiche ma non troppo, politiche ma non esageriamo: i nomi che circolano, nel gioco del 'toto-candidatò che va per la maggiore in assenza di notizie certe, sono quelli di Ilaria Cavo, che prima di essere deputata di Noi Moderati è stata assessore alla cultura in Regione Liguria e Marco Scajola, assessore uscente con deleghe assolutamente impegnative. All’elenco vi si potrebbe aggiungere anche Giacomo Giampedrone, amico e fedelissimo di Toti. Fatto è che il tempo è veramente tiranno sia per la destra che per la sinistra: entro un mese più o meno le liste devono essere pronte.

Il centrosinistra non deve sbagliare le mosse e deve creare una coalizione più ampia possibile. Deve ricostruire il rapporto dicotomico con Azione e coinvolgere il mondo civico che, a quanto pare, paga. Poi deve chiarire il rapporto con Italia viva date le dichiarazioni appassionate di Renzi nei confronti del centrosinistra e il contrastante appoggio alla giunta comunale di centrodestra guidata da Marco Bucci. Il candidato dovrebbe essere proprio Orlando, un dem che ha una grande esperienza ma potrebbe non piacere a parte della coalizione. Non è che ci sono grandi alternative, visti i tempi sincopati e un agosto che si annuncia rovente perché c'è chi dice che le date delle prossime regionali potrebbero essere fissate per il 27 e 28 ottobre (fatto salvo un election day chiamato per motivi di risparmio). Praticamente domani.

Oggi in edicola

Prima pagina

Ancora nessun commento

Commenta la notizia