
«Altro che inaffondabile, come sostengono i costruttori: il Bayesian era un’imbarcazione troppo «spinta» e in qualche modo maledetta, che non doveva proprio navigare, costruita per sfoggiare un lusso senza fine ma resa vulnerabile dai suoi alberi di altezza record. Tanto che la barca accanto, con due alberi più ridotti, non è affondata». Il Codacons torna sulla vicenda del naufragio del Bayesian per denunciare i rischi che, in nome del lusso, vengono assunti al momento della realizzazione di grandi navi. Secondo l’associazione dei consumatori, è questo il caso della barca colata a picco nei giorni scorsi, «caratterizzata da eccessi e soluzioni al limite che potrebbero - il condizionale è d’obbligo - esser costate la vita ai passeggeri. Una considerazione, questa, che al di là dell’errore umano è condivisa da alcuni dei massimi esperti italiani in materia», si legge in una nota. Uno dei quali ha preparato una relazione tecnica per il Codacons, dove si legge tra l’altro: «La barca non era idonea alla navigazione se non con particolari attenzioni e precauzioni che vanno oltre quelle di solito richieste. E le avrebbero dovute indicare il progettista e l’armatore». Il Codacons rincara la dose: «A mancare è stata una attenta analisi dei rischi». L’Associazione, che nei giorni scorsi ha depositato un esposto per fare luce sulla vicenda, non esclude l’errore da parte dell’equipaggio ma segnala come le imbarcazioni di questo tipo portino le collaudate idee veliche agli estremi. «Imbarcazioni così estreme possono avere difficoltà in caso di problemi», dichiara Carlo Rienzi. «Ma saranno le indagini a chiarire le cause della tragedia», conclude.
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