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Roma colpita da "downburst", stesso fenomeno meteo che ha affondato il Bayesian

Secondo la protezione civile di Roma Capitale l’ondata imprevista e molto intensa di maltempo che ha colpito la città nel pomeriggio è identificabile con il termine tecnico di downburst, lo stesso fenomeno che ha investito il Bayesan, il veliero affondato a Palermo nel quale sono morte sette persone.

E’ quanto emerge nel corso della riunione di coordinamento convocata dal sindaco Roberto Gualtieri in Campidoglio. Il downburst, o «raffica discendente», è un fenomeno meteorologico improvviso in cui una forte corrente di aria fredda discendente impattando il suolo produce raffiche orizzontali a grande velocità, anche oltre 100 km all’ora. Essendo associato a fenomeni temporaleschi è spesso accompagnato da forti precipitazioni e fulmini.

Nubifragio a Roma, in un'ora la pioggia di un mese d'autunno

Pioggia, vento, tuoni, fulmini, bombe d’acqua: prima nella mattinata poi, in modo più consistente, nel pomeriggio, la capitale è stata colpita da un maltempo improvviso che ha riversato sulle strade oltre 60 millimetri di pioggia, gli stessi che si accumulano in un intero mese autunnale. Un fenomeno che è identificabile con il termine tecnico di 'downburst’: lo stesso che ha investito il Bayesian, il veliero affondato a Palermo nel quale sono morte sette persone. «La potenza della perturbazione è stata improvvisa e non era prevista da alcun bollettino meteorologico», ha spiegato l'assessora all’Ambiente del Campidoglio Sabrina Alfonsi, sottolineando che alle 14.30, prima della bomba d’acqua, la Protezione civile era ancora alle prese con lo spegnimento di alcuni focolai di incendio.

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha immediatamente convocato una riunione di coordinamento in Campidoglio. Sono stati oltre un centinaio gli interventi eseguiti da parte delle pattuglie della polizia locale di Roma Capitale e numerosi anche quelli dei vigili del fuoco; i maggiori disagi si sono verificati nel quadrante est della Capitale e nel centro cittadino. È crollata parzialmente l’impalcatura di una tribuna all’interno del Circo Massimo. Le fermate Manzoni e Lepanto della linea A della metropolitana sono state temporaneamente chiuse: «la scena era apocalittica, metro allagata, fermata Lepanto chiusa con persone allo sbando e prive di informazione, non una cosa da capitale europea», ha scritto il leader di Azione, Carlo Calenda, in un post.

Allagamenti anche all’interno dell’ospedale Santo Spirito, nel centro della capitale. Diversi i video sui social che mostrano vie e sottopassi allagati. In via Ottaviano, a pochi metri dal Vaticano - come si vede nei filmati su Instagram - alcune grate del cantiere per i lavori del Giubileo sono state abbattute dal vento. Anche a piazza Risorgimento sono stati scaraventati diversi tavolini, sedie e ombrelloni. L’acqua ha raggiunto anche il sottopasso pedonale che collega San Pietro a un’altra zona della città. Disagi e allagamenti anche nel centro storico e a Termini per un allarme incendio. Per condizioni meteo critiche alcune linee dei bus sono state deviate su percorsi alternativi. Via del Tritone in pieno centro e viale delle Medaglie D’Oro, in zona Prati, apparivano nel pomeriggio come due fiumi in piena.

Cinque ragazzi, che durante il nubifragio erano rimasti bloccati con il risciò all’interno di villa Borghese, impauriti hanno chiesto aiuto al numero di emergenza 112 e a soccorrere i cinque 15enni sono stati i carabinieri.

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