Venerdì 20 Settembre 2024

Catastrofi naturali, protezione insufficiente: la sinergia pubblico-privato per migliorare prevenzione e resilienza

"Promozione dell'adattamento e della resilienza, incentivazione della mitigazione del rischio e miglioramento della raccolta e della modellazione dei dati: combinando gli sforzi di entrambi i settori, pubblico e privato, possiamo sviluppare strategie complete per gestire e mitigare i rischi associati alle catastrofi naturali". A ribadirlo la presidente dell'Ania, Maria Bianca Farina, aprendo a Roma, a Palazzo Brancaccio l’edizione 2024 dell’High-Level Insurance Conference, la conferenza internazionale sulle assicurazioni organizzata dall'Associazione nazionale tra le imprese assicuratrici, in partnership con la Presidenza italiana del G7, dal titolo "Disaster risk financing: the role of insurance for new public-private partnership" , "Finanziamento del rischio catastrofale: il ruolo dell'assicurazione per un nuovo partenariato pubblico-privato". Il summit ha consentito di approfondire le conclusioni della riunione dei Ministri dell’economia e dei Governatori delle banche centrali dei Paesi del G7 di Stresa, dedicate proprio a delineare un quadro di alto livello per i programmi assicurativi pubblico-privati (PPIP) contro i rischi naturali ("High-Level Framework for Public-Private Insurance Programmes against Natural Hazards"). Il summit ha consentito di confrontare diverse esperienze internazionali, tra figure istituzionali e imprenditoriali, analizzando in particolare le modalità per ridurre il divario di protezione che investe soprattutto paesi e aree svantaggiate. "Come assicuratori italiani - ha ribadito Farina - crediamo fermamente che i PPIP per i rischi naturali svolgano un ruolo fondamentale. In primo luogo, i PPIP incoraggiano la riduzione del rischio e l'adattamento. Come già detto, la gestione degli impatti del cambiamento climatico richiede una forte attenzione a queste aree. Un recente rapporto del World Resources Institute afferma che ogni dollaro investito nella resilienza climatica può far risparmiare da 2 a 10 dollari in perdite future evitate. Il settore pubblico dovrebbe garantire investimenti adeguati in infrastrutture resilienti e promuovere l'adozione di misure di riduzione del rischio, mentre gli assicuratori privati potrebbero fornire incentivi agli assicurati che adottano misure preventive". "A questo proposito - ha ricordato - accogliamo con favore i risultati dell'ultimo rapporto sul “Futuro della competitività europea” che Mario Draghi ha consegnato alla Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Il rapporto chiede giustamente un mercato dei capitali dell'UE rafforzato, più dinamico e integrato. Tra le varie raccomandazioni, Draghi auspica anche una revisione dei requisiti di Solvency II al fine di liberare il capitale delle compagnie assicurative per gli investimenti privati. Il messaggio di Mario Draghi è essenzialmente un invito a guardare in faccia la realtà, resistendo al facile richiamo della negazione. Come dice il Presidente Draghi: “L'UE ha raggiunto un punto in cui, senza un'azione, dovrà compromettere il suo benessere, l'ambiente o la sua libertà”. Egli mostra quanto lavoro resta da fare per garantire la transizione energetica e la decarbonizzazione dell'Europa. Spero che questi concetti di base rappresentino un'ispirazione per noi oggi, mentre sviluppiamo una strategia per il nostro settore in un mondo in rapida evoluzione. Le nuove realtà richiedono creatività, coraggio e risposte innovative". "I recenti sviluppi in Italia - ha aggiunto la presidente Ania - segnano un primo importante passo per affrontare il divario di protezione assicurativa. Attualmente, solo il 6% delle abitazioni è coperto contro i rischi di terremoto e alluvione e solo il 5% delle imprese ha una polizza per gli stessi rischi. In tale contesto, l'iniziativa del Governo italiano di introdurre una copertura obbligatoria contro i danni catastrofali per tutte le imprese è un passo fondamentale per ridurre il gap. Un decreto interministeriale consentirà di passare presto alla fase di attuazione della legge".

Gli interventi dei ministri Musumeci e Giorgetti

A evidenziare la centralità del tema il ministro della Protezione civile Nello Musumeci, proprio nei giorni in cui eventi calamitosi hanno investito alcune zone del mondo e dell'Italia in particolare, con la devastazione che è tornata a colpire l'Emilia Romagna. Il ministro ha inoltre ribadito la necessità di tempi certi nella ricostruzione, come previsto dal Ddl in itinere che fissa in cinque anni il termine delle opere conseguenti a calamità naturali. "In linea con gli sviluppi del G7, - ha osservato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in un videomessaggio - la conferenza assicurativa di alto livello del 2024 coincide con un anno importante per il nostro settore assicurativo italiano. La legge di bilancio italiana per il 2024 ha introdotto il primo sistema assicurativo nazionale che copre i rischi catastrofici naturali. Questo sistema, che ora è in fase di messa in funzione, si baserà su una partnership pubblico-privata per colmare l'attuale divario di protezione. Ciò segnerà un passo importante verso il miglioramento della nostra resilienza economica, finanziaria e sociale contro gli shock legati al clima".

Il confronto tra istituzioni e aziende

In apertura, Luigi Federico Signorini, direttore generale della Banca d'Italia e presidente dell'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni, ha sottolineato l'importanza dell'intervento pubblico auspicando una necessaria coerenza normativa e una maggiore e migliore informazione, anche ad esempio, nella leggibilità dei contratti. Giulio Terzariol, amministratore delegato del Gruppo Generali, ha ribadito l'impegno nel percorso di partnership, evidenziando ad esempio la collaborazione con l'Onu, con la Banca Mondiale e l'Ocse soprattutto a favore delle aree svantaggiate. Pamela Schuermans, capo della task force Protection Gap dell'IAIS (Associazione internazionale dei supervisori assicurativi) e Carmine Di Noia, direttore della direzione affari finanziari e imprenditoriali della OCSE (Organizzazione internazionale per la cooperazione e lo sviluppo economico) hanno focalizzato in particolare i gap di protezione, con le cause e le possibili strategie di riduzione, prima tra tutte la consapevolezza attraverso l'alfabetizzazione delle comunità sui rischi e gli strumenti di prevenzione.

Il rischio climatico e le partnership

Il panel sul rischio climatico (Climate change and NatCat risks: what has been achieved so far with PPP - Cambiamenti climatici e rischi NatCat: cosa è stato realizzato finora con il PPP) è stato aperto da Roberto Ciciani, direttore generale della Direzione I del Ministero dell'Economia, che ha tratteggiatol'evoluzione normativa in Italia sulle partnership pubblico-privato; di seguito, con la moderazione di Alessandra Migliaccio di Bloomberg, gli interventi di Christophe Bories, segretario assistente del ministero delle Finanze francese, Florence Lustman, presidente di France Assureurs, Veronica Scotti, amministratrice delegata di Swiss Re, Hannah Gurga, direttrice generale di ABI (Associazione delle assicurazioni britanniche) e Kentaro Ogata, viceministro aggiunto delle finanze del Giappone.

I gap di protezione e le strategie

Il panel sul partenariato pubblico-privato nel fronteggiare i gap di protezione contro i rischi naturali (PPP and natural hazards: the way forward to close the protection gap), è stato introdotto da Jan Kellett, consulente speciale Hub Finanza Sostenibile e responsabile globale e aziendale, assicurazioni e finanziamenti del rischio, UNDP (Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite) che ha portato acuni esempi di partnership pubblico-privato promosse in venti Paesi. Con la moderazione di Thiago Ramos Alfaro, di Bloomberg, sono intervenuti Diana Radu, vicecapo dell'unità sui quadri e le istituzioni fiscali nazionali, Direzione generale ECFIN (Affari economici e finanziari) della Commissione europea, che ha posto l'accento sull'importanza dell'analisi dei dati, quindi sull'attenzione al presente e al futuro, ma anche al passato; Françoise Gilles, responsabile rischi di gruppo AXA; Ronnie Garreaud, responsabile della copertura assicurativa dei rischi di gruppo, Allianz; Luca Filippone, direttore generale Società Reale Mutua di Assicurazioni. Fausto Parente, direttore esecutivo di EIOPA, l'autorità europea di regolazione del settore assicurativo, ha rimarcato la necessità di uscire dalla logica degli interventi in emergenza a favore di alleanze sistemiche ricordando poi gli effetti delle catastrofi senza copertura assicurativa sul Pil; Bianca Adam, specialista senior del settore finanziario, unità di finanza per i rischi di crisi e catastrofi di FCI (Finanza Competitività Innovazione) del Gruppo Banca Mondiale, ne ha tratteggiato l'impegno non solo nella risposta agli eventi catastrofali, ma soprattutto nelle strategie di prevenzione. Riccardo Barbieri Hermitte, direttore generale del Ministero dell'Economia, in conclusione, ha ribadito l'azione del governo italiano in tema di partnership pubblico-privato assicurativa, concentrata intanto sul primo step che riguarda la copertura dei patrimoni aziendali, ma evidenziando la necessità di arrivare a coprire anche le famiglie e le infrastrutture, con costi sostenibili, e l'opportunità di collaborazioni internazionali. Temi ripresi in chiusura dalla presidente Farina, ribadendo l'impegno del settore nel consolidare la resilienza collettiva rispetto ai rischi connessi al cambiamento climatico.

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