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Tragedia a Saviano, esplode una bombola e crolla una palazzina: due bambini e la mamma estratti morti dalle macerie. Estratti vivi padre e il terzo figlio

È stato un risveglio tremendo per Saviano, comune in provincia di Napoli. Una palazzina di due piani è crollata a seguito di una esplosione di gas gpl avvenuta al secondo piano, nell’abitazione di una persona anziana (bilancio gravissimo di 3 morti). Sul posto per i soccorsi carabinieri e vigili del fuoco. Fortemente colpito un nucleo familiare di cinque persone (tre bambini e i loro genitori). Purtroppo sono stati estratti i corpicini senza vita di una bimba di 4 anni e di un bambino di 6, mentre sono stati salvati il padre (che versa comunque in gravi condizioni ed è ricoverato al Cardarelli) e un bimbo di 2 anni (trasportato all'ospedale Santobono).

Recuperato il cadavere della mamma

I soccorritori sono riusciti ad estrarre intorno alle 18 il cadavere della donna rimasta coinvolta nel crollo di Saviano, individuata alcune ore fa: i familiari hanno riconosciuto essere la madre dei bambini e non la nonna, come era sembrato in un primo momento quando il corpo era ancora incastrato sotto le macerie. Si tratta della 41enne Vincenza Spadafora

Cordoglio della Premier dagli USA

«Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto dagli Stati Uniti alcuni colloqui telefonici con il Sindaco di Saviano, Vincenzo Simonelli, il Sindaco metropolitano di Napoli, Gaetano Manfredi, il Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, e il Capo del Dipartimento della protezione civile, Fabio Ciciliano.
Il Presidente Meloni ha espresso al Sindaco Simonelli e, per il suo tramite, ai parenti delle vittime e alle altre famiglie coinvolte, il proprio cordoglio e quello del Governo per il tragico incidente accaduto questa mattina, ha assicurato la vicinanza delle istituzioni nazionali alle amministrazioni locali e ha ringraziato i soccorritori». E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.

 

La testimonianza

Stupore e dolore tra le centinaia di persone che si sono radunate sin dalle prime ore del mattino davanti alla palazzina crollata questa mattina, alle 7,05, a causa dell’esplosione, verosimilmente di una bombola di gas al secondo piano dell’edificio di due piani. «Sembrava il botto di un aereo supersonico, ma abbiamo capito che era un crollo quando abbiamo visto levarsi una nuvola di polvere», dice una delle persone arrivate sul posto subito dopo.

Si scava a mano

I soccorsi sono stati tempestivi perché, come spiega il tenente colonnello Paolo Leoncini, comandante del gruppo di Castello di Cisterna, «una pattuglia dei carabinieri era in zona per un controllo di routine. In pochi minuti sono state avviate le operazioni di soccorso», che sono giunte anche con le squadre Usar. Operazioni che sono particolarmente complesse, come spiega il funzionario del comando provinciale dei vigili del fuoco, Giuseppe Masi, perché i solai hanno collassato, con il primo piano della palazzina che ha ceduto sotto il peso delle macerie del secondo.

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