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Sotto la lente pc e cellulari sequestrati a Maria Rosaria Boccia. Il legale di Sangiuliano: potrebbe avere altre registrazioni

Maria Rosaria Boccia

«Non posso escludere tutto quello che» Maria Rosaria Boccia «ha captato in altri luoghi di nascosto» ma «ovviamente non con la consapevolezza dell’allora ministro». Arriva dal legale di Gennaro Sangiuliano, l’avvocato Silverio Sica, un ulteriore colpo di scena nella vicenda costata la poltrona all’ex inquilino di via del Collegio Romano. Il penalista, che nei giorni scorsi ha depositato una denuncia a carico dell’imprenditrice, ribadisce che «Sangiuliano aveva un controllo pieno della situazione per quanto riguarda gli affari ministeriali» e professa «serenità» assicurando di avere messo a disposizione degli inquirenti della Procura di Roma, che hanno proceduto all’iscrizione nel registro degli indagati della 41enne, tutto il materiale necessario a «verificare che non c'è nulla» di illecito nella condotta del suo assistito.

Le registrazioni e le indagini in corso

Sica, comunque, sostiene che le eventuali registrazioni non sono tali da «mettere in imbarazzo altri componenti del governo». Il boccino è comunque, ora, nelle mani dei pm di piazzale Clodio che contestano alla Boccia i reati di violenza e minaccia a corpo politico e lesioni aggravate. Quest’ultima fattispecie è legata a quanto avvenuto la notte tra il 16 e il 17 luglio scorso a Sanremo durante un diverbio con l’allora ministro che, è detto nella denuncia a cui sarebbero stati allegati anche documenti, è stato colpito da Boccia alla testa. Una ferita visibile anche in alcune foto scattate a Sangiuliano nei giorni successivi in eventi pubblici.

Analisi dei dispositivi e raccolta delle prove

Intanto l’indagine dei magistrati capitolini, che viaggia parallela con quella che vede indagato l’ex capo del dicastero per peculato e rivelazione del segreto d’ufficio e all’attenzione del tribunale dei ministri, muove i primi passi. Gli investigatori hanno avviato l’analisi dei cellulari, dei pc e delle schede di memoria e pen drive sequestrati durante la perquisizione nell’abitazione a Pompei dell’imprenditrice il 21 settembre scorso. In particolare, i carabinieri del Nucleo Investigativo hanno acquisito tre cellulari (Samsung, Nokia e Apple), cinque schede di memoria, due pendrive, due pc Apple e un tablet.

Posti sotto sequestro anche gli occhiali Smart utilizzati dalla 41enne per effettuare riprese all’interno della Camera dei deputati. L’attività istruttoria richiederà alcuni giorni con l’estrapolazione di chat e documenti eventualmente rilevanti. Gli inquirenti cercano riscontri sui dialoghi intercorsi tra i due sulla presunta gravidanza e sui tentativi di Boccia di contattare il ministero per «conoscere gli esiti della procedura di nomina» a consulente, poi saltata. Al termine dell’attività tecnica non è esclusa una convocazione a piazzale Clodio per l’indagata, per essere interrogata.

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