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L'uomo che spiava i conti in banca alle sorelle Meloni. Chi è Vincenzo Coviello

Arianna e Giorgia Meloni

La perquisizione relativa all’inchiesta sui conti spiati ha riguardato il domicilio e lo studio professionale dell’ex impiegato di Banca Intesa Sanpaolo Vincenzo Coviello, di 52 anni, residente a Bitonto (Bari), e fino ad agosto scorso, quando è stato licenziato, in servizio nella filiale di Bisceglie, oggetto anche dei controlli dei carabinieri. L’uomo - della cui identità parlano alcuni quotidiani - è indagato per accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato. Avrebbe effettuato in 26 mesi 6.637 accessi abusivi ai dati di 3.572 clienti portafogliati a 679 filiali del gruppo bancario Intesa Sanpaolo, compreso il conto della premier Giorgia Meloni e della sorella Arianna, di - secondo Repubblica - John e Lapo Elkann, Marina e Piersilvio Berlusconi e Marta Fascina.

Coviello ha agito in concorso con altri

L’impiegato di Intesa Sanpaolo Vincenzo Coviello, "verosimilmente in concorso e previo concerto con persona/e da identificare» (mandante e destinatario delle informazioni riservate), ha compiuto accessi informatici abusivi «ai dati finanziari di istituzioni poste a fondamento della Repubblica e loro familiari e/o collaboratori, al fine di procurare a sé e/o ad altri, attraverso la consultazione di quei dati, notizie che, nell’interesse della sicurezza dello Stato o, comunque, nell’interesse politico, interno o internazionale dello Stato, dovevano rimanere segrete». E’ quanto emerge dalle sei pagine del decreto di perquisizione. Probabilmente, emerge dagli atti, la condotta contestata è stata compiuta dall’impiegato in concorso con altri ritenuti «mandante/i degli accessi abusivi al sistema informatico del Gruppo Intesa San Paolo e destinataria/e delle informazioni acquisite». Per questo entrambi i reati contestati - accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato - vengono contestati in concorso con una persona da identificare. Secondo l’accusa il dipendente, assegnato al distaccamento di Bisceglie della Filiale Agribusiness di Barletta, «con abuso delle sue mansioni» si è introdotto nel sistema informatico e telematico dell’istituto di credito «protetto di misure di sicurezza, ivi mantenendovisi contro la volontà di chi aveva il diritto di escluderlo».

La banca non ha comunicato subito i conti spiati

Intesa Sanpaolo non avrebbe comunicato tempestivamente agli inquirenti i dati degli accessi abusivi effettuati dal funzionario Domenico Coviello dal febbraio 2022 ad aprile 2024. È quanto emerge da fonti della Procura di Bari, che sta indagando sull'accesso abusivo ai conti correnti di 3.572 clienti dell’Istituto tra cui numerosi politici. La procura ha avviato l’indagine dopo la denuncia di un correntista di Bitonto al quale erano stati segnalati dalla banca alcuni accessi abusivi sul conto. A quanto si apprende, infatti, la comunicazione della banca sarebbe arrivata solo dopo l'acquisizione degli atti da parte della Procura.

Gli accessi ai conti avvenuti con relativa facilità

Gli accessi ai dati dei correntisti di Intesa Sanpaolo effettuati nel corso degli anni dall’ex dipendente Vincenzo Coviello sarebbero avvenuti con relativa facilità. Secondo quanto emerso finora dalle indagini, Coviello - dipendente di livello medio - avrebbe semplicemente cercato nei sistemi della banca i nominativi di determinate persone (tra cui la premier Giorgia Meloni, i ministri Santanché, Fitto e Crosetto, il presidente del Senato Ignazio La Russa) e avrebbe avuto accesso ai dati dei conti. Coviello, insomma, non avrebbe hackerato alcun sistema di sicurezza. La Procura di Bari indaga per capire se il 52enne abbia agito con qualcuno o per conto di qualcuno. Ieri, a Coviello sono stati sequestrati telefoni, pc, tablet, supporti informatici sia personali che di lavoro: il 52enne, originario di Bitonto (Bari) lavorava nel distaccamento di Bisceglie (Barletta-Andria-Trani) della filiale Agribusiness di Barletta.

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