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Bimbo con il disturbo dello spettro autistico senza cure, il giudice ordina presa in carico

20061011 - PONTEDERA - ROMA - POL - SCIOPERO AVVOCATI: CAMERE PENALI, ADESIONE MASSICCIA. Toghe di magistrati poggiate su alcune sedie di un'aula del tribunale di Pontedera (Pisa). Una ''massiccia adesione'' sta caratterizzando il primo dei tre giorni di astensione dalle udienze indetti dall' Unione delle Camere Penali Italiane ''per difendere la parte relativa alla distinzione delle funzioni della riforma dell'ordinamento giudiziario e l'assetto culturale della professione forense''. Lo rende noto Giunta dell' Unione, recentemente rinnovata sotto la presidenza di Oreste Dominioni, che esprime ''grande soddisfazione per l'adesione totale alle battaglie ideali dell'avvocatura penale''.FRANCO SILVI - ANSA - I51

La sezione lavoro del Tribunale di Chieti ha accolto il ricorso patrocinato dall'avvocato Christian Bove, presidente di "SOS Autismo Insieme per l'Inclusione", ordinando alla Asl Lanciano Vasto Chieti di prendere immediatamente in carico un minore autistico e di praticare tutte le terapie e gli interventi previsti dalle linee guida nazionali per l'autismo. Il bambino ha una diagnosi di grave disturbo dello spettro autistico e, lo scorso maggio, il reparto di neuropsichiatria infantile aveva raccomandato la sua presa in carico "urgente" con un trattamento intensivo. A causa delle lunghe liste d'attesa presso i centri convenzionati di Chieti e dei costi elevati delle terapie, i genitori del minore si sono rivolti all'associazione, che offre assistenza legale gratuita. Dopo una diffida iniziale, l'avvocato Bove ha presentato un ricorso d'urgenza al Tribunale di Chieti. Il Giudice ha ribadito l'indefettibilità delle terapie e il diritto prioritario alla salute, affermando che le difficoltà di bilancio della Asl e i limiti di spesa non possono giustificare la mancata erogazione di un trattamento urgente e indispensabile per il bambino, essenziale per la sua integrazione sociale. L'avvocato Bove ha sottolineato l'importanza di intervenire tempestivamente nell'autismo, soprattutto nei primi anni di vita del bambino, quando è più ricettivo alle terapie. Ha inoltre evidenziato come molte famiglie, dopo la diagnosi, vengano lasciate sole, con molti bambini ancora in attesa della presa in carico e i centri convenzionati incapaci di fornire tempistiche certe per i nuovi ingressi. L'associazione ha chiesto un incontro alla Asl ed è pronta a collaborare per risolvere un problema sempre più preoccupante.

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