Carmine Gallo, l'ex super poliziotto finito ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta della Dda di ieri su attività di dossieraggio) conosciuto per le sue attività contro la 'ndrangheta e il crimine organizzato, in particolare durante gli anni dei sequestri di persona in Aspromonte, un periodo molto complesso nella lotta alla mafia calabrese. Gallo ha svolto un ruolo importante nelle operazioni investigative per contrastare i sequestri di persona che si verificavano nella regione, uno dei metodi principali di finanziamento per i clan 'ndranghetisti in quel tempo.
Gallo è noto anche per la sua carriera a Milano, dove ha collaborato con le forze dell'ordine per indagini sulla criminalità organizzata, diventando una figura di rilievo nella Squadra Mobile della città. Tuttavia, la sua carriera ha avuto una battuta d'arresto quando fu accusato di favorire l'evasione di un collaboratore di giustizia, Giorgio Tocci, legato a clan della 'ndrangheta. Questa accusa fu infine ritirata, e Gallo venne assolto in appello nel 2012, dopo che il processo aveva portato alla luce delle incongruenze nei rapporti investigativi originali presentati contro di lui, mettendo in discussione la gestione del caso stesso da parte delle forze dell'ordine.
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