Sono stati individuati anche «atti riservati di Eni Spa» negli uffici a Milano, dove ha sede Equalize, la società di investigazione al centro dell’indagine della Dda e della Dna su una presunta rete di cyber-spie e che ha portato ai domiciliari il suo ad, l’ex ispettore di polizia, Carmine Gallo, e sotto inchiesta anche il proprietario, Enrico Pazzali, presidente di Fondazione fiera che si è autosospeso. Come si legge nelle carte, nei locali della società, oltre a «un vero e proprio "archivio di Polizia" ci sono «numerosi» atti su Paolo Simeone «noto youtuber e contractor italiano» ma anche "atti riservati" del gruppo petrolifero.
Dati rubati, anche Ilva tra i clienti della rete cyber-spie
Aveva come cliente anche Ilva in amministrazione straordinaria, il network di presunte cyber-spie al centro delle indagini della Dda di Milano e della Dna che ha portato 4 persone ai domiciliari, tra cui l’ex super poliziotto Carmine Gallo, ad di Equalize, la società di proprietà di Enrico Pazzali, il presidente di Fondazione Fiera autosospesosi, e che è tra i principali indagati. Come si legge negli atti, «la società diviene cliente del gruppo a seguito dei legami tessuti da Pazzali e dei suoi contatti», Claudio Picucci direttore delle risorse umane del gruppo e ex di Poste Italiane. Sia il manager sia Ilva non risultano indagati.
"La centrale di dossieraggio avrebbe una cintura istituzionale"
La «centrale di dossieraggio», scrive la Dda di Milano negli atti, avrebbe una «cintura istituzionale» che «inconsapevolmente scorre attorno all’organizzazione» e genera «negli appartenenti» al gruppo una "forte sensazione di impunità». Il «punto di forza» è la «rete relazione di altissimo livello di cui beneficiano» Enrico Pazzali, titolare di Equalize e che si è autosospeso ieri dalla Fondazione Fiera Milano, e Carmine Gallo, l’ex super poliziotto. I due «intrattengono» rapporti «confidenziali» con persone dei "più elevati ranghi delle istituzioni pubbliche». Persone "estranee ai fatti e all’oscuro delle dinamiche criminose».