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Spagna: almeno 95 morti nella regione di Valencia per le inondazioni a causa del ciclone Dana. Il sindaco: “Persone intrappolate come topi” FOTO

Il numero delle vittime dell’alluvione in Spagna è salito ad almeno 95 persone: lo hanno riferito fonti governative al quotidiano El País. Diverse persone restano disperse. Le operazioni di soccorso proseguono nel sud e nell’est della Spagna, ma sono state ostacolate da linee elettriche abbattute che hanno interrotto l'erogazione di elettricità, nonché da reti telefoniche crollate e strade che rimangono impraticabili.

Le operazioni di riconoscimento dei corpi ritrovati continua, aggiungono le stesse fonti. Accertati e confermati dalla Generalitat di Valencia, il comune autonomo. Gli ultimi bilanci diffusi facevano riferimento a 13 vittime e decine di dispersi. Il governo valenciano assicura di aver attivato sin da ieri sera la procedura per Vittime Multiple e di offrire un primo bilancio attraverso le informazioni ricevute dai diversi organismi e forze di sicurezza e di emergenza. Il processo di rilevamento e identificazione delle vittime sta iniziando, in una giornata in cui Valencia è nel caos, con strade crollate, persone in attesa di soccorso e innumerevoli danni materiali in più punti della provincia sud-orientale devastata dal passaggio del ciclone Dana.

Il sindaco è affranto

Il sindaco della città di Utiel vicino Valencia Ricardo Gabaldon ha raccontato che le persone sono rimaste «intrappolate come topi» a causa delle inondazioni improvvise.
Parlando all’emittente nazionale Rtve, ripresa da Sky News, afferma che ieri «è stato il giorno peggiore della mia vita». «Eravamo intrappolati come topi. Le auto e i cassonetti della spazzatura sono stati trascinati dalla corrente lungo le strade. L'acqua stava salendo fino a tre metri», ha detto.
Gabaldon ha affermato che diverse persone risultano ancora disperse.

Mille soldati mobilitati per soccorso vittime

Vista l’entità dei danni causati dalla tempesta Dana nel sud-est della Spagna, oltre mille soldati dell’Unità Militare di Emergenza (Ume) saranno dispiegati nella regione di Valencia. Lo ha annunciato il ministro della Difesa, Margarita Robles, confermando lo spostamento di 1.034 soldati dell’Unità Militare di Emergenza, di cui 250 sono già in azione e gli altri 784 sono mobilitati in attesa di poter accedere alle zone più colpite, ora irraggiungibili. «Tutti sono mobilitati, con tutto ciò che è necessario e per tutto il tempo necessario», ha dichiarato Robles nelle aule del Congresso, sottolineando che si tratta di un «fenomeno senza precedenti». I 250 soldati che hanno iniziato a partecipare alle operazioni di salvataggio sono accompagnati da squadre cinofile in caso di necessità. «La valanga d’acqua è stata tremenda», ha aggiunto il ministro. A Madrid il Congresso e il Senato hanno osservato un minuto di silenzio per le vittime delle inondazioni improvvise nella regione sud-orientale di Valencia. La presidente del Congresso, Francina Armengol, si è rivolta «ai familiari, agli amici e a tutti i cittadini che stanno vivendo questi momenti molto delicati» e ha inviato il suo sostegno alle truppe che lavorano sul campo. Anche al Senato è stato osservato un minuto di silenzio alla ripresa della sessione plenaria, come richiesto da tutti i gruppi parlamentari. Il presidente Pedro Rollan, in apertura dei lavori, ha espresso le sue condoglianze a coloro che hanno perso i propri cari nelle inondazioni e ha «incrociato le dita» affinchè le persone scomparse possano essere salvate presto.

Negli aeroporti spagnoli la situazione si sta normalizzando

La situazione negli aeroporti spagnoli è stata «normalizzata» dopo i disagi in alcuni scali per l’ondata di maltempo abbattutasi nelle ultime ore in particolare nell’est del Paese iberico: lo ha affermato il ministro per le Politiche Territoriali Ángel Víctor Torres. A Valencia, Malaga e Madrid Barajas, quindi, le operazioni sono riprese con normalità, ha detto il ministro, «sebbene 1.500 persone abbiano trascorso la notte all’aeroporto di Valencia» e ci sono stati «molti voli deviati». Resta invece interrotta la circolazione dei treni ad alta velocità sulla linea Madrid-Valencia, di treni regionali e locali e del traffico su diverse strade e autostrade della Comunità Valenciana.

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