Mercoledì 06 Novembre 2024

Gli italiani hanno paura delle catastrofi naturali. Ma solo il 28% ha una polizza assicurativa

Calamità e catastrofi naturali, assieme a malattie e infortuni, spaventano un numero sempre maggiore di italiani che si sentono impreparati a gestire i rischi. Ma nemmeno la paura li spinge a sottoscrivere polizze assicurative per proteggersi dai danni, visto che solo il 28% ne ha acquistata una, mentre il 40% non ha intenzione di pagare per assicurarsi contro i danni di alluvioni e altri disastri. L’indagine condotta dall’Istituto Piepoli per conto dell’Unione per la difesa dei consumatori (Udicon) descrive un quadro piuttosto cupo sulle aspettative economiche degli italiani. Sale al 18%, di due punti rispetto all’ultima rilevazione, la percentuale di chi prevede un peggioramento della propria situazione patrimoniale nei prossimi sei mesi, con il 61% degli intervistati che definisce poca o nulla la possibilità di futuri risparmi. Così, per quel che riguarda la gestione dei rischi il 30% degli italiani dichiara di essere impreparato ("spero solo che non capitino" la risposta), mentre il 35% ha risposto che potrà affidarsi solo ai soldi messi da parte. Per colpa delle ristrettezze economiche o solo per una resistenza culturale, appena il 28% ha sottoscritto una polizza assicurativa, con il 40% che dichiara di non essere assolutamente intenzionato a pagare un’assicurazione contro le catastrofi naturali. «La gestione dei rischi imprevisti, come malattie o catastrofi naturali, vede il 35% degli italiani affidarsi ai propri risparmi, mentre solo il 28% ha sottoscritto una polizza assicurativa. Questo - sottolinea Martina Donini, presidente nazionale di Udicon - evidenzia la necessità di una maggiore consapevolezza e maggiore fiducia nei prodotti assicurativi, considerati utili da oltre la metà degli intervistati. In un mondo sempre più incerto, è essenziale che gli italiani comprendano l’importanza di prepararsi ad affrontare eventuali imprevisti, sia attraverso il risparmio che con l’assicurazione». Dopo l’alluvione di Bologna a settembre scorso, il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, aveva lanciato l’idea di un’assicurazione anti-catastrofi obbligatoria anche per le case, in scia all’obbligo scattato già per le imprese. Ma nella maggioranza si erano scatenate le polemiche, con la Lega fortemente contraria all’ipotesi. Il tema è destinato a restare centrale visto che, dati dell’Ania alla mano, tra alluvioni e smottamenti, lo scorso anno si è registrato il massimo storico dei danni assicurati, pari a 6 miliardi di euro. Donini spiega anche che il 40% degli intervistati sarebbe disposto a pagare una polizza contro le catastrofi naturali ma solo se il costo fosse accessibile. Per questo «è necessario un intervento normativo che renda più accessibili e trasparenti questi strumenti assicurativi», conclude.

leggi l'articolo completo