Sono passati 10 anni dall’omicidio del piccolo Lorys Stival a Santa Croce Camerina nel Ragusano. A ucciderlo la madre, Veronica Panarello, condannata per questo, in via definitiva a 30 anni di carcere e con altri due procedimenti penali per calunnia e minacce a suo carico, ancora non definitivi. La donna secondo la verità processuale, uccise il piccolo soffocandolo con delle fascette stringicavo e gettò il corpicino del bimbo che allora aveva 8 anni in un canalone. Ma la prima versione (delle tante) che diede agli inquirenti fu che lei il figlio lo aveva accompagnato a scuola e quando era andata a riprenderlo aveva scoperto che in classe non era mai arrivato. Quarantuno telecamere e le indagini smentirono Panarello che sta scontando la pena al carcere di Torino. «La sento costantemente - dice il suo legale, l’avvocato Francesco Villardita - all’interno del carcere sta mantenendo una condotta esemplare; si dedica ad alcune attività, lavora alla lavanderia, cuce, cucina, parla di Lorys e chiede di suo figlio più piccolo». E tra un paio di anni potrà beneficiare dei primi permessi. L’ex marito e papà di Lorys, Davide Stival che in un momento ha perso il figlio e la moglie, quella famiglia che aveva costruito, non vive più in Sicilia; con il figlio più piccolo si è trasferito al nord. Oggi una messa in ricordo di Lorys: «Tra le stelle più belle ci sei tu... che brilli all’infinito nel cuore di tutti noi! - il papà, il fratellino, i nonni, gli zii e i parenti tutti lo ricordano con vivo affetto ed immutabile dolore». La messa alle 18,30 nella chiesa madre di Santa Croce Camerina.