Domenica 15 Dicembre 2024

Speleologa intrappolata in una grotta inesplorata: fu già salvata nel 2023, adesso i soccorsi potrebbero durare giorni

Ore di apprensione per Ottavia Piana, speleologa 32enne bresciana rimasta intrappolata nell’Abisso Bueno Fonteno, in provincia di Bergamo. La speleologa è stata raggiunta da una prima squadra di soccorritori. Lo comunica il Soccorso alpino che fa sapere che la donna si trova a circa 6 ore di progressione dall’ingresso, in un tratto in esplorazione, costituito da un paio di chilometri di gallerie. In prossimità della sua posizione c'è uno stretto meandro di un centinaio di metri che necessita di essere allargato, in sicurezza, con delle piccole cariche esplosive dai tecnici disostruttori del Soccorso Alpino e Speleologico. L’allargamento di questo meandro - si legge nella nota - consentirà il passaggio della barella che inizierà a muoversi dal punto dell’incidente tra circa 10 ore. Una squadra di soccorritori è dunque già in grotta e un’altra è pronta per il successivo cambio. Come preannunciato, le tempistiche di intervento saranno lunghe. Le operazioni di soccorso proseguiranno per tutta la notte. Lo rende noto il Soccorso alpino che dalla scorsa notte sta operando nella grotta 'Abisso Bueno Fonteno' in provincia di Bergamo tra il lago d’Iseo e quello di Endine. La donna è intrappolata da ieri sera a seguito di una caduta di cinque metri. L’allarme è stato lanciato ieri sera intorno alle 22.30 dai suoi compagni di spedizione, che sono riusciti a risalire e a dare l’SOS e sul posto sono tuttora presenti squadre del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico provenienti da Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Trentino Alto Adige e Veneto. Dal Trentino sono partiti nella mattinata odierna, cinque tecnici del soccorso speleologico e un sanitario. Piana è componente del Cai di Lovere ed è un’esperta speleologa che già in passato si è trovata in situazioni critiche nella stessa grotta. Nel luglio 2023 rimase bloccata per oltre 40 ore a causa di una frattura a una gamba riportata durante una caduta. Anche questa volta, secondo i primi rapporti, sarebbe rimasta ferita in seguito a un incidente durante l’esplorazione. L’abisso di Bueno Fonteno, un complesso carsico noto per la sua estensione e difficoltà tecnica, si conferma un luogo particolarmente impegnativo per le spedizioni speleologiche.

Un imponente dispositivo di soccorso

I soccorritori del Cnsas, provenienti non solo dalla Lombardia ma anche da regioni vicine come Piemonte, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna e Trentino-Alto Adige, sono al lavoro da questa notte per organizzare il recupero. L’impiego di squadre altamente specializzate è necessario per affrontare le difficoltà di una grotta che, già in passato, ha richiesto operazioni lunghe e impegnative. Nel caso di luglio 2023, infatti, furono necessarie 24 ore per raggiungere Ottavia e altre 48 per riportarla all’esterno. Nel frattempo, si attendono aggiornamenti sullo stato di salute della speleologa e sull’avanzamento delle operazioni di recupero.

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