Sabato 21 Dicembre 2024

Camorra: blitz contro clan Amato-Pagano, 53 misure cautelari. Gratteri: evidente il ruolo apicale delle donne

Blitz della Dia di Napoli contro il clan Amato-Pagano, cosca nata nel quartiere di Scampia del capoluogo campano e poi, dopo le tre faide con i suoi scissionisti, approdata a Melito e nelle zone circostanti, oltre ad aver mantenuto sacche di presenza tra Scampia e il limitrofo quartiere di Secondigliano. Sono 53 gli indagati a vario titolo per associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, detenzione di armi ed altri reati, destinatari di misura cautelari. Particola dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa convocata alle ore 10.30 in Procura a Napoli. (


Indagini e cassa comune del clan

(AGI) - Roma, 17 dic. - Le indagini, nate nel 2021, hanno permesso di ricostruire l’organigramma del gruppo, a partire dai vertici della stessa che sono stati individuati nei discendenti in linea diretta dei fondatori del gruppo, Raffaele 'Lellò Pagano e Cesare Amato, entrambi attualmente detenuti al 41 bis. E’ stata, inoltre, individuata una cassa comune del clan nella quale confluivano i guadagni di tutte le attività illecite svolte dagli affiliati e dalla quale venivano attinte le risorse necessarie a garantire le 'mesatè a decine di affiliati sia liberi che detenuti nonchè ai parenti stretti dei capoclan, somma che, per questi ultimi, era di almeno 8.000 euro mensili per ogni nucleo familiare, grazie ai quali era assicurato un tenore di vita, esibito principalmente via social su TikTok ed Instagram, con l’utilizzo di supercar, il possesso di orologi di lusso, l’uso di imbarcazioni per vacanze e altre dimostrazioni di forza e ricchezza ritenute fondamentali per accrescere il potere sul territorio, sottolineano gli inquirenti.


Assoggettamento di imprenditori e commercianti

Le indagini hanno altresì evidenziato il totale assoggettamento di imprenditori e commercianti nei territori controllati dalla cosca, costretti a consegnare tangenti in base alla tipologia di attività. Nel settore edile, soprattutto nel periodo di intenso avvio di cantieri legati ai bonus fiscali, venivano avanzate numerose richieste estorsive; nelle festività natalizie la quasi totalità dei commercianti del comune di Melito di Napoli veniva costretta a comprare i gadget natalizi.


Gestione del territorio e comunicazioni illecite

Gli Amato-Pagano controllavano anche il business delle aste giudiziarie per gli immobili nelle loro zone, nonchè la gestione dei rioni popolari i cui abitanti, talora, venivano 'autorizzatì ad abitare alloggi occupati abusivamente. Gli affiliati detenuti non avevano problemi a comunicare con quelli liberi attraverso l’utilizzo massiccio di apparati cellulari, comunicazioni finalizzate anche ad agevolare l’introduzione nelle carceri di sostanze stupefacenti.


Sequestro e base operativa

Disposto anche il sequestro preventivo di una società attiva nella vendita e noleggio di veicoli il cui gestore, destinatario di una misura cautelare, era in affari e a disposizione del clan, tanto che gli affiliati utilizzavano le sue auto per gli spostamenti e gli uffici della sua azienda quale principale base operativa.


Il ruolo apicale delle donne

Il ruolo apicale delle donne all’interno del clan Amato-Pagano, colpito da 53 ordinanze di custodia cautelare, di cui 43 dispongono il carcere, «è uno degli elementi che abbiamo visto» nell’indagine della Dia. A dirlo è il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri. «La preminenza a livello di vertice anche delle donne, è anche un’ulteriore elemento» che emerge. «Non che sia una novità assoluta, perchè anche in altri clan, anche in Sicilia, anche in Calabria, abbiamo visto delle donne protagoniste, ma qui ancora in modo più significativo», puntualizza Gratteri.

leggi l'articolo completo