
Nessun popolo, nessun Paese sia schiacciato dai debiti. Papa Francesco al termine dell’Angelus lancia un appello ai governanti dei Paesi di tradizione cristiana «a dare il buon esempio cancellando o riducendo quanto più possibile i debiti dei Paesi più poveri».
«Il Papa San Paolo VI volle che il primo giorno dell’anno diventasse la Giornata Mondiale per la Pace. Quest’anno essa si caratterizza a motivo di Giubileo, per un tema peculiare, quello della remissione dei debiti», ha detto il Pontefice. «Il primo a rimettere i debiti è Dio, come sempre gli chiediamo pregando il Padre Nostro, riferendoci ai nostri peccati impegnandoci a perdonare a nostra volta chi ci ha offeso. E il Giubileo chiede di tradurre questa remissione sul piano sociale - ha aggiunto Francesco -, perchè nessuna persona, nessuna famiglia, nessun popolo sia schiacciato dai debiti. Incoraggio pertanto i governanti dei Paesi di tradizione cristiana a dare il buon esempio cancellando o riducendo quanto più possibile i debiti dei Paesi più poveri».
«Esprimo il mio grato apprezzamento a tutti coloro che nelle tante aree di conflitto lavorano per il dialogo e per i negoziati. Preghiamo perché su ogni fronte cessino i combattimenti e si punti decisamente alla pace e alla riconciliazione. Penso alla martoriata Ucraina, a Gaza, Israele, Myanmar, Nord Kivu e tanti popoli in guerra. Ho visto nel programma "A sua immagine" filmati e fotografie delle distruzioni che fa la guerra. Fratelli, sorelle, la guerra distrugge, distrugge sempre. La guerra è sempre una sconfitta, sempre», ha concluso il Pontefice.
1 Commento
marini
02/01/2025 13:58
Filorusso e filopalestinese, più che una papa un attivista comunista dell'America latina amico dei dittatori comunisti