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Celebrati i funerali di Giuseppe Zagone, l'anziano tenuto morto in casa a Ventimiglia di Sicilia per non perdere la pensione

Sono stati celebrati i funerali di Giuseppe Zagone, l’anziano trovato in casa dopo due anni dalla morte a Ventimiglia di Sicilia (Palermo). Sarebbero stati due dei tre figli a tenere nascosto il corpo per continuare a percepire la pensione di 2500 euro al mese, secondo le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Bagheria. Nella chiesa dell’Immacolata alcuni familiari sono rimasti fuori e non hanno partecipato alle esequie.

Non volevano le telecamere e la presenza dei giornalisti. Le prime file dei banchi sono rimaste vuote. In chiesa hanno dato l’ultimo saluto una ventina di persone. Con il sindaco Gino Anzalone, alcuni rappresentanti del Comune e alcuni cittadini. «Tutta questa vicenda ha deturpato il volto della comunità che è amante della vita - ha detto Il parroco don Giuseppe D’Accardi nell’omelia - e non quella descritta in questi giorni. È una pagina che cercheremo di dimenticare anche se rimarrà nella nostra memoria. Preghiamo per il nostro fratello Giuseppe e per la conversione di chi si è reso responsabile di quanto accaduto». Il sindaco tiene a precisare che la presenza dell’anziano in paese non era nota ai servizi sociali.

"Ventimiglia non è un paese omertoso, siamo un paese tranquillo composto da persone prodighe al sociale - ha detto Anzalone - senza dubbio questo rappresenta un fatto grave ma nessuno di noi era a conoscenza di nulla, il figlio si vedeva di sfuggita in paese. Ci costituiremo parte civile in un eventuale processo per tutelare l’immagine del paese. Nel nostro comune tutti gli anziani e sono tanti non sono lasciati da soli, ma ci prodighiamo nell’assistenza costante».

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