
L’indagine che ha generato l’inchiesta sull’anomala gestione dell’azienda individuale, intestata fin dalla sua creazione avvenuta nel 1980, a “Bellinvia Carmela”, madre dei fratelli Ofria, Salvatore e Domenico, scaturisce dall’attenta osservazione degli agenti del Commissariato di Polizia di Barcellona diretto dal vicequestore Carmelo Nicola Alioto. Gli inquirenti si sono insospettiti durante i controlli sulle auto di clienti che avevano acquistano parti di ricambi per auto, rilevando che non era stata rilasciata fattura o scontrino fiscale.
Le attenzioni degli investigatori, una volta avviate le indagini, si sono poi concentrate sul personale “storico” che già, dopo la confisca del compendio aziendale avvenuta nel 2011 a seguito della prima operazione Gotha, era rientrato in azienda grazie alla gestione del commissario giudiziario. Tra i dipendenti che si sono adoperati ad attuare la divisione degli incassi giornalieri, spicca il nome di Paolo Salvo, ragioniere storico dell’azienda e uomo di assoluta fiducia di Salvatore Ofria, che avrebbe provveduto a separare e mettere da parte, senza rilasciare documenti fiscali, i cospicui incassi che sarebbero stati assai superiori, rispetto agli incassi per i quali venivano rilasciate ricevute fiscali. Paolo Salvo, così come suo fratello, Fabio anch’esso destinatario della misura cautelare godevano di assoluta fiducia.

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