Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Papa Francesco: "L'Italia non fa figli, faccia entrare i migranti". E sulla Palestina: "Due popoli e due Stati, è l'unica soluzione"

Due popoli, due Stati? "La possibilità c'è ed è l'unica soluzione. Disponibilità alcuni la danno, altri no. Vanno convinti con la retorica mite". Lo ha detto il Papa parlando della tregua di Israele e Palestina a “Che tempo che fa” da Fabio Fazio. Ma non è stato l'unico argomento toccato dal Papa. "Oggi la povertà è grande, ma mi hanno spiegato, queli che capiscono queste cose, che se per un anno non si fabbricassero le armi sarebbe risolto il problema della povertà e della fame. Nel mondo sono tanti i bambini che hanno fame e dobbiamo pensare a questo. La guerra sempre è una sconfitta. Guardiamo cosa succede in Ucraina, in Palestina, in Israele", ha aggiunto il Papa.

Sul Giubileo papa Francesco ha ricordato l’impegno per i detenuti. "La Porta Santa in carcere? Ho voluto fare quello perché porto sempre nel cuore i carcerati. Quando ero nell'altra diocesi lavavo sempre i piedi ai carcerati il Giovedì santo. Mi fanno tenerezza, tutti noi abbiamo cadute nella vita, e una caduta ti può portare al delitto, a fare cose brutte, e noi che siamo stati salvati dobbiamo andare da loro. Una delle cose che Gesù dice per entrare in cielo è: sono stato in carcere e mi hai visitato. Non dimenticate i carcerati, tanti che sono fuori sono più colpevoli di loro".

"Quattro cose si devono fare con i migranti: il migrante va assunto, accompagnato, promosso e integrato. Noi in Argentina abbiamo esperienza di integrazione, da noi tutti sono integrati. Se il migrante non è integrato è un problema", ha spiegato il Papa. "L'Italia in questo momento ha un'età media di 46 anni, non fa figli, faccia entrare i migranti. Invece l'Albania credo che abbia una media di età di 30 anni. Si deve risolvere questo problema, se non fai figli, fai entrare i migranti. È una cosa che va risolta, soprattutto al Sud".

E, sull’ultimo incidente a Casa Santa Marta che gli ha procurato una contusione al braccio destro: "Il braccio sta bene, si muove meglio". "La nostra vita è un continuo ricominciare, ogni giorno si ricomincia, ed è una cosa molto importante. Ricominciare vuol dire camminare".

Oggi in edicola

Prima pagina

Ancora nessun commento

Commenta la notizia