
Due popoli, due Stati? "La possibilità c'è ed è l'unica soluzione. Disponibilità alcuni la danno, altri no. Vanno convinti con la retorica mite". Lo ha detto il Papa parlando della tregua di Israele e Palestina a “Che tempo che fa” da Fabio Fazio. Ma non è stato l'unico argomento toccato dal Papa. "Oggi la povertà è grande, ma mi hanno spiegato, queli che capiscono queste cose, che se per un anno non si fabbricassero le armi sarebbe risolto il problema della povertà e della fame. Nel mondo sono tanti i bambini che hanno fame e dobbiamo pensare a questo. La guerra sempre è una sconfitta. Guardiamo cosa succede in Ucraina, in Palestina, in Israele", ha aggiunto il Papa.
Sul Giubileo papa Francesco ha ricordato l’impegno per i detenuti. "La Porta Santa in carcere? Ho voluto fare quello perché porto sempre nel cuore i carcerati. Quando ero nell'altra diocesi lavavo sempre i piedi ai carcerati il Giovedì santo. Mi fanno tenerezza, tutti noi abbiamo cadute nella vita, e una caduta ti può portare al delitto, a fare cose brutte, e noi che siamo stati salvati dobbiamo andare da loro. Una delle cose che Gesù dice per entrare in cielo è: sono stato in carcere e mi hai visitato. Non dimenticate i carcerati, tanti che sono fuori sono più colpevoli di loro".
E, sull’ultimo incidente a Casa Santa Marta che gli ha procurato una contusione al braccio destro: "Il braccio sta bene, si muove meglio". "La nostra vita è un continuo ricominciare, ogni giorno si ricomincia, ed è una cosa molto importante. Ricominciare vuol dire camminare".
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