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Quasi 240 mila candidati si contenderanno gli 8.355 posti per insegnare nella scuola dell’infanzia ed elementare e i 10.677 posti per insegnare nelle scuole medie e superiori da mercoledì 19 febbraio, data di inizio delle prove scritte dei concorsi ordinari per l'assunzione in ruolo dei docenti su posto comune e su posto di sostegno. Riuscirà a conquistare il posto 1 candidato su 12.
Oggi il Ministero dell’Istruzione ha reso note le date della prova scritta del concorso Pnrr 2.
E dunque, la prova scritta per chi vuole insegnare nella scuola dell’infanzia e primaria si svolgerà il 19 febbraio, mentre la prova scritta della procedura concorsuale della scuola secondaria di primo e secondo grado si svolgerà i giorni 25, 26 e 27 febbraio.
I candidati sono complessivamente 239.100, di cui 36.772 per la scuola dell’infanzia e primaria e 202.328 per la scuola secondaria. Hanno presentato la domanda di iscrizione entro il 30 dicembre 2024. Del totale dei posti disponibili, quelli di sostegno rappresentano circa un quarto.
Le operazioni di identificazione avranno inizio dalle ore 8.00 per il turno mattutino e dalle ore 13.30 per il turno pomeridiano. Lo svolgimento delle prove è previsto dalle ore 9.00 alle ore 10.40 per il turno mattutino e dalle ore 14.30 alle ore 16.10 per il turno pomeridiano.
La prova scritta prevede 50 quesiti a risposta multipla di contenuto non disciplinare. Ciascun candidato dovrà rispondere a 50 quesiti, di cui 10 di contenuto pedagogico, 15 di contenuto psicopedagogico (compresi gli aspetti relativi all’inclusione), 15 di contenuto metodologico-didattico (compresi gli aspetti relativi alla valutazione), 5 sulla conoscenza della lingua inglese e 5 sull'uso didattico delle tecnologie digitali.
Gli aspetti disciplinari verranno invece affrontati nella prova orale, cui - sulla base di una recente modifica normativa - avrà accesso un numero di candidati pari a tre volte quello dei posti messi a concorso nella regione di destinazione per la specifica tipologia di posto, a condizione che il candidato consegua il punteggio minimo di 70 punti su 100.
Le prove si svolgeranno nella regione per la quale il candidato ha presentato domanda di partecipazione e, sulla base del numero dei candidati, potranno svolgersi in più sessioni mattutine e pomeridiane.
Il nuovo concorso ha suscitato le critiche dei sindacati, secondo i quali andavano prima assunti gli idonei delle precedenti procedure concorsuali. «Per una manciata di posti verrà avviata la complessa macchina del concorso - lamenta la Flc Cgil - che l’amministrazione ha già dimostrato di non saper gestire né governare.
È noto, infatti, che ad oggi non sono ancora terminati i concorsi banditi nel 2023 e che le difficoltà di costituzione delle commissioni esaminatrici e i ritardi nell’espletamento delle prove orali lasciano migliaia di candidati in sospeso per mesi e le scuole in attesa di docenti stabili.
Tutto questo, paradossalmente, in presenza di elenchi infiniti di docenti che hanno superato precedenti selezioni e che sono quindi in possesso di tutti i requisiti per essere meritatamente immessi in ruolo.
Si tratta di un inammissibile sperpero di denaro pubblico», dicono praticamente all’unisono, Flc Cgil e Anief.
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