Camorra: scambio elettorale politico-mafioso, 25 arresti e sequestri a Giugliano in Campania

Sarebbe stata condizionata dal clan Mallardo, l’amministrazione comunale di Giugliano in Campania, popoloso comune dell’hinterland a Nord di Napoli. È quanto emerge da un’indagine dei carabinieri del Ros, coordinata dalla Dda di Napoli, che oggi ha portato all’arresto di 25 persone. L’organizzazione criminale, componente della cosiddetta Alleanza di Secondigliano, interveniva anche per dirimere le controversie tra privati. Complessivamente i militari dell’arma hanno notificato 20 arresti in carcere e 5 ai domiciliari. Il clan avrebbe, in particolare, condizionato, secondo l’ipotesi accusatoria, la campagna elettorale per le elezioni comunali di Giugliano in Campania nel settembre 2020. (ANSA). Tra i reati contestati nella forma aggravata figurano l’associazione di tipo mafioso, lo scambio elettorale politico-mafioso, l’estorsione, la tentata estorsione, l’usura, il trasferimento fraudolento di valori e la corruzione. Il gip di Napoli, oltre all’ordinanza, su richiesta della Procura di Napoli, ha emesso anche un decreto di sequestro beni, tra cui rapporti finanziari, terreni, fabbricati, aziende e/o società, per alcuni milioni di euro. I proventi delle attività illecite erano destinati, tra l'altro, alla «cassa comune» del clan Mallardo, gestita per sostenere gli affiliati, anche quelli detenuti, e i loro familiari.
L’ex sindaco Poziello arrestato: accuse di corruzione e legami con il clan Mallardo
All’ex sindaco di Giugliano in Campania, Antonio Poziello, oggi consigliere comunale, per il quale il gip di Napoli ha disposto il carcere, vengono contestati diversi episodi corruttivi e anche di avere accettato l'aiuto del clan Mallardo, retto da Domenico Pirozzi, detto 'Mimì o pesantè', reggente del clan dopo la sua scarcerazione avvenuta il 27 gennaio 2019, per procurarsi voti in occasione delle elezioni comunali di Giugliano del 20 e 21 settembre 2020, versando 10mila euro a Francesco Mallardo, detto «ò marmularo», elemento di vertice del clan, e promettendo anche altri favori e appalti in caso di elezione alle ditte riconducibili all’organizzazione malavitosa. Il comune di Giugliano era già stato sciolto per infiltrazioni mafiose nell’aprile 2013: secondo la prefettura, il 30% dei dipendenti risultava interessato da provvedimenti giudiziari e segnalazioni della polizia giudiziaria. Tra il personale c'erano anche persone legate da vincoli di parentela con esponenti di vertice del clan Mallardo. Rilevante per le indagini del Ros e in particolare per fare luce sulle commistioni tra camorra e politica è stata la collaborazione dei «pentiti», tra cui Giugliano Pirozzi. Secondo queste dichiarazioni, diverse giunte erano finite sotto il condizionamento del clan e tra coloro che tenevano i contatti con l’amministrazione pubblica figurava anche Pirozzi. Il coinvolgimento di Poziello (sindaco di Giugliano dal 18 giugno 2015 – con vittoria al ballottaggio – fino al febbraio 2020, poi non rieletto nell’autunno successivo) e i suoi contatti con il clan Mallardo emergono ripetutamente dalle indagini del Ros e della Dda. Il tramite era Andrea Abbate, detto «zio Andrea», intermediario tra clan e amministrazione comunale, ora in carcere. Ai domiciliari, invece, l’ex assessore Giulio Di Napoli, che all’epoca dei fatti contestati aveva molte deleghe; Filippo Frippa, dirigente del settore assetto del territorio dal 31 marzo 2017 al 1 giugno 2020; e Ferdinando Cacciapuoti, in qualità di amministratore di una società. A questi ultimi tre, insieme con Poziello, viene anche contestato un episodio corruttivo legato a un permesso per costruire negato per la realizzazione di un complesso commerciale di una nota catena internazionale di fast-food. Tutto sarebbe avvenuto in cambio di denaro, voti e un’Audi Q3, per evitare che il diniego emesso in prima istanza diventasse definitivo. Tuttavia, il perfezionamento dell’operazione non si completò a causa dello scioglimento della giunta. All’ex sindaco Poziello vengono contestate anche alcune turbative di gare d’appalto, come gli interventi di manutenzione per alcuni immobili comunali e gli interventi stradali per il collegamento alla base Nato di Giugliano.