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Guccini canta Thule
L'isola che non c'è

Aveva detto "non si può continuare a fare il cantautore per tutta la vita. Ormai siamo agli sgoccioli, scrivere invece si può ancora. Quindi farò questo disco e poi chissà...". Francesco Guccini nel giugno scorso aveva anticipato in parte il suo nuovo progetto al mensile Poliziamoderna. E ora, per fare l'annuncio ufficiale, ha scelto Youtube. E così un cantautore della vecchia scuola come lui ha deciso di postare un video in rete per informare i fan e comunicare il titolo - L'ultima Thule - e la data di uscita - il 27 novembre - del suo nuovo progetto discografico. Per registrarlo Guccini ha scelto il Mulino di Chicon a Pavana, dove il cantautore e scrittore è cresciuto e si è ritirato a vivere.

 "E' il mulino dei miei nonni - racconta nel video - Da oggi inizieremo una cosa curiosa: invece di macinare, faremo un disco. Sarà una nuova avventura, con questa strana location, come si dice adesso ... speriamo vada a finire bene", conclude il cantautore. Le prove sono già iniziate da alcune settimane, da quando a Pavana sono arrivati i suoi musicisti storici tra cui Juan Carlos Flaco Biondini, Ellade Bandini, Roberto Manuzzi, Antonio Marangolo, Pierluigi Mingotti e Vince Tempera. Una squadra affiatata per realizzare un cd che arriva a quasi nove anni dal precedente lavoro, Ritratti, pubblicato nel 2004, e che sarà il sedicesimo di una carriera iniziata nel lontano 1967. Una carriera che ha visto per ben 45 anni Guccini pubblicare dischi su etichetta Emi. Nulla trapela del nuovo lavoro del maestro. Ma a giudicare dal titolo probabilmente a ispirare Guccini sia stata l'attrazione per lo sconosciuto, il bisogno innato dell'essere umano di superare i propri limiti, di scoprire nuove terre, nuove espressioni, nuovi orizzonti. 

Thule (o anche, in italiano, Tule) è infatti un'isola diventata leggendaria, citata per la prima volta nei diari di viaggio di un esploratore greco, Pitea, salpato da Marsiglia verso il 330 a.C. per esplorare l'Atlantico del Nord. Nel Medioevo il ricordo della lontana Thule ha generato un mito molto forte: quello dell'ultima Thule, come fu per la prima volta definita da Virgilio nel senso di estrema, ultima terra conoscibile, e il cui significato nel corso dei secoli cambia, fino a indicare tutte le terre "aldilà del mondo conosciuto". Un mito che tra l'altro ha molte analogie con altri miti, come ad esempio quello dello Shangri-La himalaiano.

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