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Meraviglioso Tiepolo
142 opere dal mondo

Grandiose pale d'altare, dipinti devozionali o ispirati a temi profani, persino l'unica tela sopravvissuta di quelle dedicate a Pulcinella, disegni e bozzetti straordinari a testimoniare i meravigliosi e inamovibili cicli di affreschi: è la grande mostra su Giambattista Tiepolo dal 15 dicembre allestita a Villa Manin di Passariano (Udine). Esposte in tutto 142 opere provenienti dai maggiori musei italiani e internazionali, da Palazzo Ducale di Venezia al Metropolitan Museum di New York all'Ermitage di San Pietroburgo. Ma 'Giambattista Tiepolo. Luce, forma colore, emozione' è comunque un'importante rassegna che prende le mosse proprio dal patrimonio culturale del territorio, ha detto Giuseppe Bergamini, curatore con Alberto Craievich e Filippo Pedrocco, intervenendo oggi a Roma alla presentazione dell'iniziativa. 

A oltre quarant'anni dall'esposizione celebrativa per i 200 anni della nascita di Tiepolo (che anche in quell'occasione si svolse nella storica dimora dei dogi di Passariano), la nuova iniziativa si ispira ai tesori d'arte lasciati dall'ultimo grande maestro veneziano nei palazzi, nelle chiese, nei musei del Friuli Venezia Giulia. In primo luogo gli affreschi delle sale del Palazzo patriarcale di Udine (ora Museo Diocesano) e quindi gli strepitosi disegni custoditi al Civico Museo Sartorio. Disegni e bozzetti sono aspetti di primaria importanza nell'attività di Giambattista Tiepolo, ha detto il curatore, indispensabili per comprendere le sue capacità inventive e tecniche. 

"Roberto Longhi, che non lo amava, - ha sottolineato - sosteneva che se Tiepolo si fosse fermato al disegno non avrebbe avuto uguali in tutto il '700''. Non a caso, le pale monumentali saranno affiancate in mostra dai relativi bozzetti o disegni preparatori, accostamenti mai fatti prima appunto per aiutare a comprendere lo spessore creativo dell'artista. Il percorso espositivo, di indubbia impostazione didattica, prenderà le mosse, ha spiegato Bergamini, da un capolavoro giovanile di valenza simbolica, 'Apelle che dipinge Campaspe' (dal Museum of Fine Arts di Montreal), in cui un ventenne Tiepolo raffigura il più grande pittore del mondo antico con le proprie sembianze.

 Le prime sale saranno quindi dedicate al disegno, in cui Tiepolo eccelleva, quelli giovanili, gli studi anatomici, i disegni a penna, riuniti per ordine tematico forse dallo stesso artista prima di partire per la Spagna. Ecco quindi le vedute, i pensieri e le caricature, cui saranno associati i rari disegni di Pulcinella e l'originale dipinto con la Cucina di Pulcinella, ora a Maidstone, Leeds Castle Foundation.

 La seconda parte della mostra presenta cronologicamente i dipinti più significativi di Tiepolo, a partire dai celebri e grandiosi 'pennacchi' ideati a 19 anni per le nicchie nella chiesa dell'Ospedaletto. A seguire le opere di ispirazione storica, dall'impianto spettacolare e le pale d'altare, con i relativi bozzetti, fra cui 'Santa Tecla libera Este dalla peste', proveniente dal Metropolitan Museum di new York. Dal Museo nazionale di Budapest arriverà invece il bellissimo 'San Giacomo maggiore sottomette un moro', rifiutato perché troppo guerriero dall'ambasciatore di Spagna in Inghilterra.

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