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"Cinecittà sta morendo
intervenga Franceschini"

"Cinecittà sta morendo culturalmente e fisicamente": è il grido d'allarme lanciato nuovamente dall'Anac, l'Associazione nazionale autori cinematografici, che chiede al ministro dei Beni culturali Franceschini che lo stabilimento "torni a vivere del suo lavoro" e annuncia la partecipazione, mercoledì 19 marzo alle 15, alla manifestazione prevista in via del Collegio Romano a Roma, davanti alla sede del ministero.

 "Dopo più di due anni di licenziamenti e di riduzione degli stipendi dei lavoratori e a seguito di un totale abbandono delle costruzioni, delle apparecchiature tecniche e delle aree verdi di via Tuscolana, con la chiusura di ogni qualsiasi attività cinematografica - sottolinea l'Anac in una nota - lo storico stabilimento è votato alla distruzione. Cinecittà sta morendo culturalmente e fisicamente. E gravi sono il silenzio e l'indifferenza della politica nei confronti di un progetto speculativo che si propone di edificare su un terreno, sul quale, ricordiamolo, è stato costruito il primo stabilimento cinematografico in Europa nel XX secolo e che ha dato all'Italia e al mondo intero esempio di alta professionalità artigianale, artistica e culturale, diventando così patrimonio dell'umanità". Per gli autori cinematografici, "la perdita di lavoro dei dipendenti e la perdita di un simbolo (e di un marchio) dell'Italia nel mondo non sono accettabili. L'Anac si impegna con determinazione a promuovere un progetto immediato di manutenzione e una proposta di rinnovo e di rilancio che veda presto il ritorno di Cinecittà a punto di riferimento del cinema mondiale e, naturalmente, del cinema italiano".

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