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Dante Francani
vince Musicultura

Dante Francani vince la 25/a edizione di Musicultura con 'Tuta blu'. Il premio (20 mila euro di Ubi-Banca Popolare di Ancona) gli è stato attribuito dal voto del pubblico che ieri sera ha gremito all'inverosimile lo Sferisterio di Macerata. Operaio metalmeccanico di Roseto degli Abruzzi, iscritto al concorso dalla moglie a sua insaputa, Francani ha commosso tutti con la sincerità e le parole della sua canzone. "Siamo tutti metalmeccanici - ha detto, mentre dalla platea si alzava un cartello con scritto 'tute blu' - anche il proprietario della mia azienda che resiste alla crisi. Ho già composto 24 canzoni, e con i soldi del premio voglio finalmente incidere un album". 

Il suo brano ha prevalso su Flo, con 'D'amore e di altre cose irreversibili', Maldestro, con 'Sopra il tetto del Comune', e Gabriella Martinelli con 'In un labirinto ad Est'. A fargli da cornice, una serata di grande musica condotta da Fabrizio Frizzi, che ha spaziato dal fado e dalla world music di Dulce Pontes, ai successi di Gino Paoli, fino alla strabiliante performance strumentale del percussionista Tony Esposito e degli Ottoni dell'Orchestra dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia, guidati dalla prima tromba, Andrea Lucchi. 

Un'anteprima live dei brani del cd Tam Tam Brass, incisi nell'ottobre scorso per la Sony Classical, che è stata in grado di coniugare ritmi afro alla musica classica, con una Marcia Turca di Mozart da mozzare il fiato. Ma ieri sera e' stata anche la giornata delle celebrazioni. Non solo quella del 25/o di Musicultura, ma anche del 50/o della Stagione lirica dello Sferisterio, che partirà il 18 luglio prossimo, con cui si è voluto stabilire un ponte ideale tramite la canzone napoletana. Così il soprano Maria Angela Spotorno ha cantato 'Fenesta ca lucive' (attribuita a Bellini) e Paoli 'Te voglio bene assaje' (attribuita a Donizetti). 

Poi il grande cantautore, magistralmente accompagnato al piano da Danilo Rea, ha intonato in un diluvio di applausi 'Vedrai vedrai', 'Il nostro concerto' 'Il cielo in una stanza'. Momento magico anche quello con la Pontes, splendida voce, raffinata e sapientemente educata (ha lavorato con Sting, Andrea Bocelli ed Ennio Morricone), che ha cantato al piano 'A Minha Barquinha' e 'La Boheme' di Aznavour, fino ai ritmi del giovane Vasco Brondi e Le Luci della Centrale Elettrica, passando per le strofe del più grande poeta cinese vivente Yang Lian. "Qui mi sento a casa - ha detto - perché padre Matteo Ricci, nativo di Macerata è stato il primo a introdurre la cultura occidentale in Cina". Consegnato ieri anche il premio Targa della critica ai Cordepazze, con 'La rivoluzione'.

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