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Fondazione Bellisario, il talento femminile patrimonio immenso di tutta la nazione

Merito, determinazione, spirito di sacrificio, valori al centro della Fondazione Bellisario che quest’anno assumono un significato ancor più importante, considerato il momento difficile che stiamo vivendo a causa della pandemia.

Lo ha ribadito anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrando al Palazzo del Quirinale le vincitrici della 32esima edizione del Premio Marisa Bellisario, riconoscimento che punta a valorizzare il talento delle donne sin dal lontano 1989.

Guidata dalla Presidente Lella Golfo, in prima linea per la parità di genere, la delegazione delle premiate, fiere e orgogliose di varcare la soglia del Quirinale, ha ricevuto nel tradizionale appuntamento che precede la cerimonia di premiazione i complimenti di Mattarella che ha spiegato quanto «la Fondazione abbia contribuito nel tempo con la sua attività a non disperdere quell’immenso patrimonio e giacimento di energie femminili», sottolineando come sia stata incisiva la presenza delle donne durante l’emergenza sanitaria.

“Donne che fanno la differenza”, proprio come recita questa edizione del premio; vere “eroine”, donne della sanità che «con il loro coraggio hanno fatto sì – afferma Lella Golfo – che il Paese uscisse dall’emergenza sacrificando in alcuni casi la propria vita».

Da qui il Premio speciale al team di ricercatrici dell’Istituto nazionale malattie infettive Spallanzani, guidate dal Direttore Marta Branca, che hanno isolato per prime in Europa il virus responsabile dell’infezione: Maria Rosaria Capobianchi, Francesca Colavita, Concetta Castilletti.

L’ evento di consegna delle Mele d’oro negli studi Rai “Fabrizio Frizzi” andrà in onda questa sera in seconda serata su Rai1, con la partecipazione di personalità delle istituzioni, tra cui il ministro per le Pari Opportunità Elena Bonetti, e anche dell’economia, della comunicazione e dello spettacolo.

Le altre Mele d’oro di questa edizione del Premio, la cui cerimonia è stata condotta da Laura Chimenti, giornalista Tg1, sono andate per l’imprenditoria a Maria Laura Garofalo, amministratore delegato e azionista di controllo “Garofalo Healt Care”, e a Marialina Marcucci, presidente Sestant. Sul palco si sono alternate per il management Claudia Cattani, presidente Rete Ferroviaria Italiana, e Rita Ciccone, Senior Partner F2i SGR. E poi ecco due donne con traguardi significativi: Marta Cartabia, prima Presidente della Corte Costituzionale, e Francesca Di Giovanni, Sottosegretario Vaticano per i rapporti con gli Stati, prima figura femminile con un ruolo dirigenziale.

Tra le aziende premiate che si sono distinte per la parità di genere spicca il Premio Women Value Company Intesa Sanpaolo. Tra le novanta finaliste, su novecento aziende, Mela d’oro ad una piccola azienda femminile, la Icma Sartorial Paper, e a Tecnologie D’Impresa, impresa di servizi finalizzata alla sicurezza, all’ambiente, medicina del lavoro e formazione. Riconoscimento anche alle grandi aziende con il Premio Azienda Work life Balance Friendly realizzato in collaborazione con Confindustria e assegnato a Chiesi Farmaceutici.

La bellezza del talento femminile non finisce qui, premiate tre brillanti neolaureate, Francesca Porcu (Ingegneria meccanica), Annalisa Bovone (Ingegneria Informatica), Francesca Randone (Matematica), che hanno ricevuto la Mela d’oro dopo una selezione che ha coinvolto oltre quaranta Atenei italiani e tre grandi aziende, Leonardo Company, Terna e Acea.

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