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Anche lo scrittore calabrese Mimmo Cangemi candidato allo Strega

I libri segnalati dagli Amici della domenica sono 25

In vista del termine delle proposte, previsto per il prossimo 5 marzo, la corsa al Premio Strega si allarga a venticinque candidature. Fra questi, c’è anche “Il popolo di mezzo” di Mimmo Gangemi (edito da Piemme, pp. 425, euro 18,90) e proposto in gara da Raffaele Nigro.

Il settantenne giornalista e autore – originario di Santa Cristina d’Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria, già autore del fortunatissimo “La signora di Ellis Island” e di altri romanzi, uno dei quali è stato adattato al piccolo schermo, nella fiction di grande successo “Il giudice meschino”, con Luca Zingaretti – è appena tornato in libreria con «un romanzo duro e struggente, scritto con una maestria non facile da trovare di questi tempi – scrive Nigro nella proposta di candidatura – un romanzo complesso che chiama alla memoria i libri di Mario Puzo, il disincanto di John Fante e il rimprovero sociale di Corrado Alvaro, ma che si chiude con la luce di una fortuna finalmente costruita sulle infelicità del passato».

Al centro dell’intreccio c’è Tony Rubbini, un ragazzo siciliano che dall’aver assistito all’impiccagione dei genitori odierà quell’America di inizio secolo, funestata dal razzismo, lì dove nemmeno l’amore sembra poter lenire il dolore di sentirsi gli ultimi.

Accanto a Gangemi, finora unico calabrese in gara, ecco la poetessa Maria Grazia Calandrone con “Splendi come vita” (Ponte alle Grazie, candidato da Franco Buffoni), il regista romano Andrea Barzini con “Il fratello minore” (Solferino, proposto da Maria Ida Gaeta), l’autrice romana Giulia Caminito con “L’acqua del lago non è mai dolce” (Bompiani, proposto da Giuseppe Montesano per «una storia ambientata nel paese lacustre di Anguillara Sabazia, una provincia italiana simile e diversa da molte altre province letterarie»), il giornalista Alessandro Carlini per “Gli sciacalli” (Newton Compton, candidato da Diego Ruffilli), lo scrittore Stefano Corbetta, autore de “La forma del silenzio” (Ponte alle Grazie, sostenuto da Lorenza Foschini).

E ancora, l’inviato di guerra Massimo De Angelis con “L’uomo con il turbante”, pubblicato dalla casa editrice calabrese Rubbettino e sostenuto da Marcello Ciccaglioni che sottolinea la forza di «un romanzo di constatazione dolente della realtà storica dei nostri tempi». E ancora, l’autrice romana Chiara Mezzalama per “Dopo la pioggia” (edito da E/O e proposto in gara da Jhumpa Lahiri) e l’autore Daniele Petruccioli con “La casa delle madri” (pubblicato da Terrerosse, sostenuto da Elena Stancanelli). Infine, chiude la terza ondate di candidature il 38enne scrittore bolzanino Daniele Rielli che firma “Odio”, proposto in gara dal giornalista Antonio Monda e pubblicato da Mondadori.

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