“Voglio vedere anche io il teatro che cammina, il teatro che non si arrende, che va avanti: con i giovani, con gli anziani, con i vecchi come me”.
Con le vibranti parole del simbolico “testamento” di Eduardo De Filippo, nella sua ultima apparizione in pubblico – proprio nel Teatro Antico di Taormina, nel settembre del 1984, spettatori in piedi dinanzi a un gigante del palcoscenico come lui – comincia il video-omaggio che, prodotto dalla Fondazione Taormina Arte Sicilia e dal Parco Archeologico Naxos Taormina con il supporto tecnologico di Videobank, celebra sabato 27 marzo la Giornata Mondiale del Teatro 2021.
Il video, che include una performance di musica e letture registrata sull’inconfondibile scena del monumento, si conclude con il contributo originale di Gabriele Lavia per Taormina: un videomessaggio sul senso del teatro di ieri e di oggi che prende spunto dall’Amleto di Shakespeare: “Lo scopo del teatro è di reggere lo specchio alla natura umana”. Una riflessione, quella suggerita da Lavia citando il drammaturgo inglese, dedicata al teatro come a una delle più esaltanti conquiste della civiltà umana che, a tutte le latitudini e in tutte le forme, si è raccontata ed espressa con le rappresentazioni sceniche declinate nei multiformi linguaggi delle parole, della musica, della danza e più di recente col cinema. Un messaggio di solidarietà e vicinanza, di speranza e incoraggiamento per tutti i professionisti del mondo dello spettacolo che, costretti da un anno all’inattività dalle misure anti-covid, vivono un grandissimo disagio.
Inizialmente concepito “live” per festeggiare con i visitatori la riapertura dei siti monumentali indicata dal MIC (Ministero della Cultura) per il weekend del 27 marzo, il progetto è stato riformulato in formato video e sarà trasmesso in streaming, alle 17.30, sulle pagine ufficiali di Facebook dei due enti, in seguito alla nuova chiusura dei siti collegata all’ingresso delle varie regioni in zona rossa e arancione.
Sul palco l’attore Giampiero Cicciò leggerà brani del drammaturgo Brett Bailey (“… Veniamo qui per riprendere energia e rafforzarci; per celebrare la ricchezza delle nostre differenti culture e dissolvere i confini che ci dividono”) e del regista russo Anatolij Vassil’ev: “Il Teatro può dire tutto. Sia come gli dei vivono nei cieli, sia come i prigionieri languiscono nelle galere; dire come la passione può elevare e l’amore distruggerci…”.
Le letture di Cicciò saranno alternate dalle musiche del duo composto da Luciano Troja al pianoforte jazz e da Antonio Cicero al fagotto: in programma brani del loro ultimo lavoro, l’album “An italian tale”. Un progetto salutato con grande entusiasmo dalla critica: “Un album rigenerante – scrive la rivista ItalianJazz – per nulla pedissequo, debordante di chiari riferimenti alla musica eurocolta, denso di colorazioni impressioniste, in cui struggente cantabilità e signorile melodiosità sono sacre come reliquie”.
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