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Premio Nobel per la Letteratura 2022 ad Annie Ernaux: vince la mitologia sociale dell'amore romantico

Sulla base di appunti in un diario che registra il suo abbandono da parte di un amante, confessa e attacca un’immagine di sè costruita su stereotipi. La scrittura diventa un’arma affilata per sezionare la verità», ha spiegato il comitato che assegna il prestigioso premio

Era tra i papabili, ma non tra i favoriti. Il Premio Nobel per la Letteratura 2022 è stato assegnato dall’Accademia di Svezia alla scrittrice francese Annie Ernaux, 81 anni, «per il coraggio e l’acutezza clinica con cui ha svelato le radici, gli straniamenti ei vincoli collettivi della memoria personale».

«In "L'occupazione" (2002) Ernaux analizza la mitologia sociale dell’amore romantico. Sulla base di appunti in un diario che registra il suo abbandono da parte di un amante, confessa e attacca un’immagine di sè costruita su stereotipi. La scrittura diventa un’arma affilata per sezionare la verità», ha spiegato il comitato che assegna il prestigioso premio.

La Ernaux era tra i papabili, ma non tra i favoriti, dicevamo. Oltre all’intramontabile scrittore giapponese Haruki Murakami i siti di scommesse britannici davano, infatti, per favorito il controverso scrittore francese Michel Houellebecq, l’autore di 'Le particelle elementarì, "Sottomissione" e "Serotonina", del quale è appena uscita per La nave di Teseo la raccolta di scritti e corrosive riflessioni 'Interventì.

Tra i nomi più gettonati per il premio anche Salman Rushdie, l’autore dei "Versi satanici", aggredito lo scorso 12 agosto al festival letterario di Chautauqua, a New York, per il quale nelle scorse settimane si è speso apertamente Bernard Henri-Lévy che ha sostenuto: «non riesco a immaginare, oggi, nessun altro scrittore che abbia l'audacia di meritarlo più di lui. La campagna comincia in questo istante».

Nella rosa dei papabili per l’Italia anche lo scrittore Claudio Magris e guadagna posizioni anche la misteriosa scrittrice Elena Ferrante. E oltre alla francese Annie Ernaux, anche le canadesi Margaret Atwood e Anne Carson, l’ungherese Peter Nadas, lo statunitense Don DeLillo e il ceco naturalizzato francese Milan Kundera.

Non bisogna dimenticare che era comunque un’impresa impossibile indovinare il nome del vincitore: per regolamento i nomi sono segretissimi e la shortlist, all’esame dei giurati, è super blindata.

Finora le donne premiate su 118 laureati sono state 16, l'ultima è stata Louise Glück nel 2020 «per la sua inconfondibile voce poetica che con austera bellezza rende universale l’esistenza individuale». Il vincitore più giovane è Rudyard Kipling, che aveva 41 anni quando ottenne il Nobel per la letteratura, nel 1907; la più anziana Doris Lessing, premiata nel 2007 a 88 anni. Dopo gli scandali sessuali che hanno fatto saltare l’edizione 2018, la doppia assegnazione nel 2019 a Olga Tokarczuk e al contestato Peter Handke, le restrizioni per il Covid 19 nel 2020, la ripresa ma un pò sottotono nel 2021 per gli strascichi della pandemia, quella del 2022 sembra proprio l’edizione del ritorno alla tradizione, anche se prima o poi anche il Premio Nobel dovrà forse cominciare a fare i conti con l’avanzata di TikTok anche nel mondo letterario con il fenomeno dei Booktoker.

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