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Teatro di Siracusa... L’ultima Odissea? In un affollato aeroporto

La Fondazione Inda presenta la sua quarta produzione, dopo le tragedie Prometeo incatenato di Eschilo e Medea di Euripide e la commedia La Pace di Aristofane.

Una foto di scena delle rappresentazioni teatrali nella cornice del Teatro greco a Siracusa la cui stagione di eventi sarà inaugurata dalla fondazione Inda il 17 maggio, 28 Aprile 2022. ANSA/US TEATRO GRECO SIRACUSA

«E’ un lavoro che unisce e fonde le più antiche forme di comunicazione: la danza, il canto, la parola. È un atto di amore nei confronti di una storia che ci accompagna da quando abbiamo memoria. Odisseo è ognuno di noi, arricchito e messo alla prova da incontri, dagli scambi e dalle sfide della vita”. Giuseppe Sartori, Odisseo, presenta a modo suo “Ulisse, l’ultima Odissea”, che debutta stasera alle 20.30 al teatro greco di Siracusa per la regia di Giuliano Peparini.
La Fondazione Inda presenta la sua quarta produzione, dopo le tragedie Prometeo incatenato di Eschilo e Medea di Euripide e la commedia La Pace di Aristofane. Una sfida mettere in scena un testo classico, tradotto dal grecista Francesco Morosi, utilizzando teatro, musica e danza, anche acrobatica. Quattro repliche fino al 2 luglio e poi in tournée nei teatri italiani, da Pompei a Ostia antica fino all’Arcimboldi a Milano. Uno spettacolo moderno che sarà ambientato in un aeroporto, «un luogo da cui si parte, in cui si arriva ma anche in cui si può restare bloccati»- spiega Peparini che sin dall’inizio del suo viaggio ha chiarito di non voler mettere in scena una tragedia ma rappresentare un testo classico a suo modo. Sul palco quasi 100 artisti. «L’idea dell’aeroporto nasce per caso. Ulisse mi somiglia o somiglia a tutti noi. Il viaggio di ognuno di noi non si ferma mai» spiega Peparini.
La musica è affidata al gruppo canadese folk-rock Reuben and the Dark, la danza contemporanea e il teatro dialogano con proiezioni e luci che completano questi "quadri" di Peparini.
«L’aeroporto ospita cento viaggiatori che restano bloccati per la tempesta e vivono una storia attraverso il racconto di un clochard che dimora nell’aeroporto. Iniziano a immedesimarsi e ognuno di loro diventa un Ulisse che viaggia e attraversa mondi che si manifestano dentro l’aeroporto e incontrano personaggi vari» conclude il regista e coreografo.
«Partiamo da un testo classico, con momenti di poesia altissima - afferma Massimo Cimaglia Aedo/Polifemo -. Pagine di Omero che Francesco Morosi ha rielaborato dando una tessitura che potesse essere interpretata in ambientazione moderna con una contaminazione di musica performer e acrobatica. Modalità moderna seppure dicendo parole antiche».
A interpretare Odisseo sarà Giuseppe Sartori che torna a Siracusa dopo il grande successo riscosso nelle ultime stagioni nel ruolo di Oreste e di Edipo.

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